Compleanno

Cent'anni per Regina Arnoldi, Boltiere festeggia la sua decana

Sabato ha festeggiato con la sua famiglia ricevendo anche la visita e gli auguri del sindaco Osvaldo Palazzini e dell’assessore Savina Mora

Cent'anni per Regina Arnoldi, Boltiere festeggia la sua decana
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Cent’anni e una forza da far invidia ancora a tanti. Regina Arnoldi ha tagliato il traguardo del secolo di vita e sabato ha festeggiato con la sua famiglia ricevendo anche la visita e gli auguri del sindaco di Boltiere Osvaldo Palazzini e dell’assessore ai Servizi sociali Savina Mora.

Un secolo di vita per Regina

Siamo andati a trovarla nella sua casa in via Leonardo da Vinci dove Regina vive con la figlia Carmen e il genero.
Ma è stata lei, inaspettatamente, ad accoglierci sul cancellino di ingresso del condominio mentre rincasava dal suo quotidiano "giretto" a piedi in compagnia della nipote Sara.
Ci colpisce subito la sua grinta, la forza con cui, pur appoggiata al suo carrellino, percorre il cortile che porta all’atrio del palazzo dove l’attendono due rampe di scale che Regina sale quasi con disinvoltura.

"E’ abituata a farlo ogni giorno - spiega la nipote - Adesso fa caldo ed è più stanca, ma non rinuncia a uscire ogni mattina. Andiamo al parco, ci sediamo un po’ sulle panchine e dopo un breve giretto si torna a casa".

Dal Belgio al ritorno in paese

Alla porta ci accoglie Carmen, la quarta dei sei figli avuti da Regina con il marito Marco Avogadri, scomparso nel 2002, pochi anni dopo la perdita dell’ultimo figlio Maurizio morto a 35 anni. Christiane, Speranza, Orietta e Pierluigi vivono invece fuori paese.
Nata il 21 giugno 1925, Regina, boltierese doc, ha vissuto i primi anni in cascina. Il padre lavorava, come molti in quel periodo, come operaio alla Dalmine e, ben presto, anche lei inizia a lavorare come operaia nello stabilimento in paese.
"Facevo i tubi di ferro", ci spiega andando con la mente a ricordi ormai lontani. Poi la guerra e il marito che parte per il fronte. Nel 1945 Regina e Marco stravolgono la loro vita e si trasferiscono in Belgio.

"Non riusciva ad avere figli e un medico le consigliò di trasferirsi in un paese più umido - racconta la figlia - Vi restarono cinque anni e lì nacquero le prime due figlie. Tornarono in Italia dopo un brutto infortunio subito da mio papà a un braccio".

Rientrati a Boltiere vennero accolti da una cugina di Regina e la famiglia si allargò con l’arrivo degli altri quattro figli.

Volontaria in chiesa

"La mamma era una donna bellissima, la più bella di Boltiere si diceva, e mio papà era tanto geloso", ricorda Carmen, infermiera in pensione.

"Si è sempre presa cura della sua famiglia, dei suoi figli, realizzava lei i nostri vestiti a maglia, era bravissima - aggiunge - Amava andare al cinema e quando è rimasta vedova ha iniziato a uscire, a frequentare di più la chiesa, dove era diventata volontaria e una volta a settimana andavano a trovare gli ospiti delle case di riposo della bergamasca".

Una grinta che le ha permesso di vivere da sola fino a 95 anni: "Fino a due anni fa usciva anche da sola - spiega Carmen - Durante il Covid, quando non si poteva uscire camminava su e giù per le scale per non perdere l’allenamento".
Una tempra di quelle che non si vedono più e una memoria storica preziosa per tutti. Auguri Regina!

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