Modernizzazione degli impianti irrigui: inaugurato il nuovo sistema a pressione
Il Consorzio di Bonifica ha portato a termine l'intervento in territorio caravaggino dopo quelli a Zanica e Bagnatica

Il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca ha portato a termine i lavori per la modernizzazione degli impianti irrigui: oltre 1.880 ettari serviti da nuovi sistemi a pressione. Ieri, venerdì 20 giugno, inaugurato l'impianto di Caravaggio.
Taglio del nastro per il nuovo impianto d'irrigazione
Sotto un sole cocente, nella campagna a poche centinaia di metri dal "Podere Montizzolo", lungo la Provinciale Rivoltana, è stato tenuto a battesimo il nuovo impianto, che ha portato a compimento un importante intervento di ammodernamento della rete irrigua da parte del Consorzio di bonifica in tre aree del territorio bergamasco, finalizzato alla conversione dell’irrigazione da scorrimento a sistemi a pressione, considerati più efficienti e sostenibili. A tagliare il nastro insieme il presidente del Consorzio Franco Gatti e il presidente della Regione Attilio Fontana. Poi la benedizione da parte del rettore del Santuario di Santa Maria del Fonte monsignor Amedeo Ferrari.
Il convegno al "Podere Montizzolo"
Oltre a Gatti e Fontana, erano presenti alla giornata il presidente della Coldiretti Lombardia Gianfranco Comicioli, quello della Coldiretti Bergamo Gabriele Borella, il presidente nazionale dell'"Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari" (Anbi) Francesco Vincenzi e quello di Anbi Lombardia Alessandro Rota, il presidente della commissione speciale PNRR Giulio Gallera, la senatrice Daisy Pirovano, i consiglieri regionali Giovanni Malanchini e Davide Casati, gli assessori regionali Paolo Franco e Claudia Terzi, il vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois, il sindaco Claudio Bolandrini, il presidente della Bcc Caravaggio e Cremasco Giorgio Merigo e la vicesindaca di Treviglio Pinuccia Prandina. Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha invece inviato un messaggio per congratularsi dell'opera.
In sala è stato proiettato un breve video in cui sono stati illustrati i punti cardine del progetto.
Le aree interessate dai lavori sono tre: la Roggia Nuova nel Comune di Zanica, la Roggia Borgogna che attraversa i Comuni di Bagnatica, Bolgare, Calcinate, Cavernago e Costa di Mezzate e infine il comprensorio di Caravaggio, che comprende anche Capralba e Mozzanica. In tutte queste zone si è proceduto alla sostituzione dei vecchi sistemi a scorrimento con moderni impianti di pluvirrigazione, capaci di garantire un notevole risparmio di acqua, stimato tra il 35% e il 50%. Non si tratta soltanto di una scelta tecnica, si è rimarcato, ma di una precisa strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, che mira a rendere il sistema irriguo più resiliente nei mesi estivi, sempre più caratterizzati da siccità, e ad assicurare una gestione più razionale della risorsa idrica.
Un progetto da oltre 27 milioni di euro
Si tratta di un progetto ambizioso nato nel 2017, quando il Consorzio ha presentato una domanda di sostegno nell’ambito del Programma di sviluppo rurale nazionale (Psrn) 2014-2020 per accedere ai fondi destinati al miglioramento delle infrastrutture agricole. Il Ministero delle Politiche agricole, oggi Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha accolto la proposta nel 2019, riconoscendo il valore strategico dell’intervento e assegnando al Consorzio il ruolo di soggetto attuatore e gestore. Da quel momento è iniziato un percorso complesso ma virtuoso, che ha visto l’adeguamento del quadro economico attraverso successive modifiche approvate tra il 2019 e il 2023, per far fronte all’aggiornamento dei prezzi, alle risultanze delle gare d’appalto e all’introduzione di varianti progettuali migliorative. Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro, di cui circa 17 milioni finanziati con fondi pubblici e oltre 10 milioni a carico del Consorzio, da ripartire su vent’anni.
Riduzione dei consumi di acqua
I nuovi impianti non solo riducono i consumi ma migliorano anche l’efficacia agronomica delle pratiche irrigue e consentono di ottenere produzioni agricole più abbondanti e di qualità superiore, fa presente il Consorzio di bonifica. Le dotazioni irrigue previste sono calibrate per garantire flessibilità e adattamento anche in scenari climatici estremi, arrivando fino a un litro al secondo per ettaro in caso di necessità. Dal punto di vista tecnico, i lavori hanno previsto la realizzazione di stazioni di pompaggio, reti adduttrici e distributrici, idranti, comizi e tutta l’infrastruttura necessaria per assicurare agli agricoltori un accesso semplice e funzionale all’acqua. Ogni comprensorio è stato progettato per rispondere alle specifiche esigenze del territorio, sia in termini di pressione che di tipologia di irrigazione, come nel caso dei distretti ad alta e bassa pressione previsti per la Roggia Borgogna e per il comprensorio di Caravaggio. I lavori sono stati affidati mediante gare pubbliche: il "Consorzio Innova" si è occupato del lotto relativo alla Roggia Nuova, insieme a "COEMA Lavori", che ha realizzato gli interventi sulla Roggia Borgogna, mentre l’associazione temporanea di imprese "Flumar-Reggiani" ha gestito i lavori sul comprensorio di Caravaggio. Le attività sono iniziate il 14 gennaio 2021, ma hanno subito una temporanea sospensione tra giugno 2021 e agosto 2022 per consentire l’approvazione della perizia di variante. I lavori sono ripresi regolarmente e si sono conclusi il 31 gennaio 2024.
Gatti: "A Caravaggio l'acqua c'è ma non si trova la manodopera e le aziende hanno chiesto innovazione"
Il primo a prendere la parola durante il convegno organizzato dopo il taglio del nastro è stato il presidente Gatti, che ha chiarito meglio lo sforzo e le ragioni che hanno portato alla realizzazione dei tre impianti.
"Questa è una giornata molto importante - ha detto - si è messa in campo una grande idea: quella di dare un futuro all'agricoltura bergamasca, rendendola più resiliente e competitiva. Fa molto caldo e queste alte temperature ci devono fare riflettere: senza irrigazione non c'è coltura, non c'è territorio, non c'è cibo. E noi vogliamo produrre cibo ma cibo di qualità. Aperto il bando, abbiamo avuto tre mesi per presentare i progetti, poi ci sono voluti due anni per arrivare al finanziamento e i costi nel frattempo sono aumentati del 60% e a venirci in soccorso è stata la Bcc caravaggina, quindi un anno e mezzo per approvare la perizia di variante da parte del Ministero. Abbiamo lottato per stare nei tempi e finire i lavori entro il 30 di giugno e ce l'abbiamo fatta".
Tuttavia, chi conosce il territorio caravaggino sa che non mancano risorgive e pozzi, come mai allora un impianto a pressione?
"Qui non manca l'acqua - ha affermato - ma l'esigenza delle aziende agricole è quella di fare un passo verso l'innovazione: l'irrigazione per scorrimento non è semplice, non si trova manodopera. Diverso il discorso per le aree di Zanica e Bagnatica, lì le aziende dipendono dall'asta del fiume Serio che, di solito, a luglio e agosto non dà acqua e i raccolti andavano persi. Tuttavia abbiamo voluto efficientare anche l'irrigazione a scorrimento: con un secondo bando PNRR abbiamo ottenuto i finanziamenti che hanno permesso di intervenire su 35 pozzi, circa la metà di quelli del Consorzio, per garantire un risparmio d'acqua e di energia. Quest'ultima sta diventando un problema che mina la sostenibilità dell'irrigazione, per questo ci stiamo muovendo per produrla in proprio con piccole centrali idroelettriche sulle nostre rogge e progettando un impianto fotovoltaico flottante su una cava che il Consorzio ha acquisito all'asta".
Vincenzi: "L'agricoltura sta accettando la sfida della sostenibilità ambientale"
"Spendere delle risorse europee è una sfida non all'altezza di tutti, oggi sul settore idrico oltre il 47% sono impiegate dai Consorzi di bonifica - ha spiegato - L'agricoltura sta accettando la sfida della sostenibilità: nel 2015 le aziende digitali erano l'8%, oggi sono il 37,8%. Ma se non teniamo in considerazione la sostenibilità sociale e quella economica perderemo tutti. Come scrisse Papa Francesco nella sua enciclica' Laudato sì': 'Tutela dell'ambiente ma con la centro il lavoro dell'uomo'. I cambiamenti climatici ci dicono che sarà un futuro più difficile ma finalmente dopo 30 anni si comincia a parlare di pianificazione, non si può gestire un tema come questo in fase emergenziale, occorre guardare avanti con lungimiranza e determinazione. Il mondo del Consorzio di bonifica c'è. Pioverà ma in modo diverso e dovremo imparare a conservare l'acqua, oggi solo l'11% viene trattenuta da invasi e bacini e noi con Coldiretti abbiamo lanciato il Piano invasi multifunzionale. Si tratta di opere che spesso trovano spesso contrarietà ma che sono sempre più integrate a livello ambientale e diventano strumenti di tutela. Non solo il sud dell'Italia ma anche il nord ha scoperto di essere vulnerabile, con la necessità di essere serviti da autobotti".
Rota: "E' bene avere più tecnologie a diposizione per far fronte alle criticità"
"Come 'Anbi Lombardia' abbiamo sempre sposato il concetto secondo cui una singola tecnologia non potrà mai dare risposta a un sistema che è complesso - ha osservato - avere invece a disposizione un giusto mix di tutte le tecnologie che si possono avere a disposizione è la situazione ottimale di partenza per far fronte alle criticità che potranno presentarsi. Oggi è stato pubblicato un bando regionale legato all'efficientamento dei metodi irrigui per le singole aziende agricole, da sette milioni di euro, più quello da dieci milioni per l'irrigazione collettiva che consente ai consorzi di portare avanti le strategie per il risparmio dell'acqua. Fondamentali gli interventi di manutenzione straordinaria degli oltre 40mila Km di canali e anche quelli di impermeabilizzazione: l'era in cui non si poteva toccare nulla che avesse a che fare con l'ambiente deve essere superata tenendo al centro l'essere umano, le emergenze e le giuste risposte alle criticità che negli anni si stanno ponendo. I ghiacciai vengono meno e così le scorte nevose quindi occorre lavorare su tutti i fronti possibili per mantenere il nostro territorio vivo, bello e attrattivo. L'acqua è necessaria per produrre sì cibo di qualità ma siamo consapevoli che un territorio irriguo assorbe anche il doppio della Co2 rispetto a uno che non lo è. E a la Lombardia è la prima regione irrigua d'Italia. Fondamentale poi produrre energia idroelettrica anche per sostenere un'altra grande filiera, quella del turismo, che è sempre più caratterizzato dal binomio cibo-territorio. Le istanze che portiamo avanti non riguardano solo il nostro mondo ma la collettività, l'azione irrigua delle aziende agricole e dei consorzi di bonifica genera il rimpinguamento delle falde acquifere: una elevata circolazione che permette al territorio di avere un livello di qualità delle acque sotterranee al top, invidiato a livello europeo e che garantisce sicurezza a una regione con dieci milioni di abitanti".
Comicioli: "L'acqua è importante ma il suolo fertile non deve essere utilizzato per altri scopi"
"Porto il saluto del presidente Ettore Prandini, impegnato a Bruxelles, dove si determinano ormai le politiche - ha affermato - la preoccupazione è che non siano contro gli agricoltori: ne abbiamo visti gli effetti e subito le conseguenze in questi anni, con normative che compromettono la possibilità di accedere sostegni necessari per la tutela del comparto primario importantissimo per la produzione di cibo, e della sua sostenibilità: pensiamo alle importazioni di cereali, con le conseguenze sui prezzi. Difendiamo la prerogativa della reciprocità, quindi chi vuole esportare da noi rispetti le stesse regole che noi rispettiamo in Europa. L'irrigazione è un aspetto fondamentale per sostenere un'agricoltura di qualità e quantità ma da solo non basta".
Comicioli si è poi rivolto direttamente a Fontana, sollevando il tema caldo della salvaguardia del suolo fertile.
"Avere la disponibilità dell'acqua è importantissimo - ha premesso - ma occorre anche quella del suolo fertile. Non deve essere utilizzato per altri scopi, in particolare per i parchi fotovoltaici, più facili da impiantare in aree pianeggianti, con la massima redditività. Sì all'energia rinnovabile ma utilizzando le superfici delle coperture delle strutture agricole, le aree già compromesse o quelle di strade, autostrade, rotatorie. Si sostiene che non è conveniente perché non ci sono le connessioni, ma rinunciare a terreno fertile per questo mi pare molto riduttivo. Questa è per noi una tematica dirimente per salvaguardare la continuità della produzione in territori votati per fare cibo di qualità quali sono quelli della Pianura padana".
Pirovano: "Soldi dovuti ai nostri territori e agricoltori"
"I soldi pubblici per quest'opera sono dovuti ai nostri territori e quindi ai nostri agricoltori - ha dichiarato - e mi piace sottolineare il fondamentale rapporto dello Stato con gli enti locali, solo così si possono realizzare interventi puntuali e strutturati con una visione per il territorio. Voglio inoltre ricordare l'importanza anche delle più piccole aziende agricole così come dei piccoli consorzi locali storici, di cui si parla forse troppo poco".
Fontana: "In Lombardia gli interventi si fanno, altrove si mettono i soldi ma poi..."
"In Lombardia questi interventi si fanno, altrove si mettono soldi ma poi che si realizzino è tutto da vedere - ha colpito duro - i convegni qui li facciamo dopo aver realizzato l'opera, non prima per farsi belli e poi non si risolve un c... Grazie alla Lombardia, alla Bergamasca e a tutti i grandi lavoratori di questa terra. I noi continuiamo a testa alta a difendere i nostri territori, i nostri valori e i nostri cittadini, anche andando contro chi alla Lombardia non vuole tanto bene... A noi tuttavia del loro affetto non frega un c...".
Quindi la risposta a Comicioli.
"Circa il tema del fotovoltaico, avevamo predisposto una proposta di legge in cui erano indicate le aree idonee, escluse quelle coltivate - ha fatto notare - Purtroppo è intervenuto qualcuno che sostiene che il provvedimento è illegittimo in quanto tutte le aree devono essere considerate idonee... Stiamo dialogando col Governo perché possa emanare un provvedimento che vada a tutelare tutti i terreni lavorati. L'idea che ci possano essere 20mila ettari di fondi magari destinati all'agricoltura coperti dal fotovoltaico mi fa rabbrividire: mi chiedo poi perché se ci si costruisce una fabbrica è considerato inquinamento e invece metterci i pannelli no. Il danno comunque ci sarà, perché per produrre la quantità di energia sostenibile che ci impone l'Europa e quindi l'Italia dovremo coprire aree inimmaginabili, ma cerchiamo almeno di evitare che qualcuno acquisti terreni per guadagnarci facilmente impedendo l'agricoltura di qualità".
Poi una dura invettiva contro l'Unione europea.
"Ha cercato di convincere la gente che i nostri cibi e il vino fanno male, che occorre produrre carne artificiale - ha rimarcato - tenta di distruggere l'agricoltura in tutti i modi, leciti e non leciti".






(Ph Christian Riva)
