Allarme

Bombolette per "sballarsi", la "droga della risata" fa paura

Le bombolette di protossido d’azoto, facilmente reperibili e a basso costo, possono avere effetti devastanti sulla salute

Bombolette per "sballarsi", la "droga della risata" fa paura
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La "droga della risata" arriva anche nel Cremasco. Rivenute a Pandino decine di bombolette di protossido d’azoto e il sindaco lancia l’allarme.

La "droga della risata"

Negli ultimi mesi si sta diffondendo una nuova moda molto pericolosa: si tratta dell’uso delle bombolette di protossido d’azoto, facilmente reperibili e a basso costo, come droga per alterare lo stato psicofisico. Il sindaco Piergiacomo Bonaventi e il comandante della Polizia locale Giuseppe Cantoni lanciano l’allarme.

"Fino a qualche mese fa anch’io non ero a conoscenza della loro esistenza – ha dichiarato il sindaco – Purtroppo, da qualche mese a questa parte, insieme alla Polizia locale abbiamo raccolto decine di queste bombolette. Viene chiamata la “droga della risata”, i ragazzi riempiono i palloncini con queste bombolette e poi aspirano il gas. Gli effetti sulla salute sono devastanti".

Gli effetti sulla salute

Per spiegare nel dettaglio gli effetti è intervenuto il dottore Michele Gennuso, neurologo dell’ospedale di Crema.

"Il protossido d’azoto è un gas incolore con un odore gradevole – ha spiegato il dottore – In medicina viene utilizzato per praticare l’anestesia generale. Oltre che ad avere un effetto anestetizzante, è anche un gas esilarante. È stato scoperto nel 1800 da un dentista che, partecipando a una festa, aveva notato un invitato che si feriva con vari oggetti mentre ne faceva uso, ma non provava dolore. Se inalata, questa sostanza provoca un a riduzione della concentrazione d’ossigeno nei polmoni e può provocare l’asfissia, e di conseguenza danni in tutto l’organismo. Oltre a ciò, questa condizione di ilarità e anestesia può portare al soggetto una scarsa capacità di gestire i propri movimenti, un soggetto alla guida diventerebbe molto pericoloso. L’utilizzo prolungato determina una riduzione nell’organismo della vitamina b12, vitamina essenziale per il nostro sistema nervoso, l’utilizzatore andrebbe incontro anche a gravi neuropatie".

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