Il "Festival letterario in Castello" cambia format, ma si conferma
La rassegna dedicata a libri e autori all'interno del castello di Pagazzano si è svolta quest'anno in un'unica giornata, domenica 15 giugno.

Il "Festival Letterario" cambia pelle, ma continua a promuovere la cultura al castello di Pagazzano grazie ai volontari della Civiltà Contadina.
Una giornata dedicata ai libri e ai loro autori
Non più spalmata su una manciata di domeniche dedicate ciascuna a un differente autore, la sesta edizione del festival letterario in castello si è svolta domenica scorsa, 15 giugno, in un nuovo formato, capace di catalizzare l’attenzione del pubblico e dei visitatori. L’evento, dal titolo "Incontri letterari", si è incentrato sulle presentazioni delle opere di alcuni autori, dalle 16.30 alle 21: la prima di questi è stata Francesca Bolandrini, che ha presentato il suo romanzo storico "Nella tana del lupo", seguito dalla raccolta di poesie "Cinema Lontano" di Federico Gobbetti – tra le altre cose volontario della Civiltà Contadina e, insieme con Laura Gibillini, organizzatore dell’evento – e da "Non era mia intenzione", altra raccolta poetica scritta invece da Francesca Maria Federici. Ultima ma non ultima, la docente universitaria Beatrice Del Bo, che ha presentato i propri saggi storici sul medioevo dal titolo "L’età del lume" e "Arsenico e altri veleni". Per queste presentazioni, la scrittrice è stata inoltre affiancata dal gruppo della Civitas Viscontea, i giovani rievocatori del castello, che hanno condotto una dimostrazione sia sulle candele che sulle spezie medievali, intrattenendo i presenti.

Non solo libri, ma anche visite guidate e un apericena
Dal momento che non di sola cultura può vivere l’uomo, spazio anche alla convivialità e al buon cibo, con i volontari che alle 20 hanno offerto ai presenti, previa prenotazione, un apericena con prodotti del territorio, mentre durante tutto il pomeriggio si sono susseguite, come sempre, le visite guidate al maniero. "Sicuramente questo nuovo formato è più impegnativo sotto l’aspetto organizzativo, ma è uno sforzo che vale la pena – ha commentato a chiusura dell’evento lo stesso Gobbetti – Gli autori ne sono stati contenti e, in questo modo, le persone venute per una presentazione in particolare hanno potuto seguirne anche altre, garantendo più pubblico e partecipazione".