Vigili del fuoco, a Bergamo manca personale: "A rischio il soccorso"
E' la situazione denunciata dal sindacato autonomo dei Vigili del fuoco Co.na.po peer voce del segretario provinciale Enzo Sinaguglia

Una carenza di personale senza precedenti che si traduci con carichi di lavoro maggiori e rischi più alti di incorrere in infortuni. E' la situazione denunciata dal sindacato autonomo dei Vigili del fuoco Co.na.po peer voce del segretario provinciale Enzo Sinaguglia che a denunciato la cronica carenza di organico giunta ormai a livelli insostenibili e che rischia seriamente di compromettere il dispositivo di soccorso tecnico urgente e la sicurezza dei cittadini.
Carenza dei Vigli del fuoco
"Allo stato attuale si raggiungono addirittura carenze del 37% nel ruolo dei capi squadra che sono le figure di coordinamento delle squadre nelle operazioni di soccorso. Una situazione drammatica che si traduce in un aumento dei carichi di lavoro e un aumento del rischio infortuni per i pochi pompieri rimasti, oltre ché in possibili ripercussioni negative sul soccorso ai cittadini”.
È un vero e proprio grido di allarme quello dei vigili del fuoco che si rivolgono al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Sottosegretario di Stato Emanuele Prisco e all'Amministrazione, chiedendo di intervenire immediatamente.
“Chiediamo urgenti assegnazioni di personale e di risorse straordinarie aggiuntive visto che quelle concesse fino ad ora sono del tutto insufficienti a far fronte in maniera adeguata alle diverse realtà presenti sul territorio – continua Sinaguglia – bisogna ricordare che il crescente aumento numerico del vasto tessuto industriale che caratterizza il nostro territorio e i numerosi tratti autostradali e stradali ad alto tasso incidentale, la presenza di diversi fiumi e numerosi laghi sono solo una piccola parte di situazioni in cui spesso ci si trova ad operare, inoltre a breve inizierà la stagione estiva con potenziali aumenti di interventi dovuti anche agli incendi boschivi e all’avvento di turisti nelle nostre valli bergamasche”.
La protesta di aprile
Una protesta che segue a stretto giro quella scoppiata ad aprile nella caserma bergamasca e risolta tre settimane dopo con accordi che garantivano la presa in carico di "una serie di situazioni che rendevano difficile vita e azione nelle caserme provinciali, a cominciare da quella di via Codussi a Bergamo, da tempo in disarmo".
“Servono fatti, non parole – rimarca Sinaguglia che conclude – fra poco meno di un anno la provincia di Sondrio ospiterà le olimpiadi invernali, un’evento importante che certamente farà aumentare il già sostenuto traffico aereo all’aereoporto di Orio al Serio, e se già adesso non si riesce a garantire il dispositivo di soccorso ordinario, sarà veramente difficile garantire quello straordinario durante i giochi olimpici e paralimpici”.