Cronaca

"Noi, abbandonati da Aler", l'Unione Inquilini chiede risposte e promette battaglia

I residenti delle palazzine Aler di Verdellino, ai civici 40, 42 e 44 di Corso Asia denunciano una situazione ormai insostenibile

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C'è un'emergenza abitativa che da tempo chiede attenzione, ma ha ricevuto solo silenzio e noncuranza. E' quella che vivono i residenti delle palazzine Aler di Verdellino, ai civici 40, 42 e 44 di Corso Asia che, esasperati, hanno chiesto l'intervento dell'Unione Inquilini di Bergamo per dar voce alla loro protesta.

Condomini nel degrado

Infiltrazioni dal tetto, umidità, un giardino a rischio cedimento, senza contare topi e sporcizia. A raccontare le condizioni critiche in cui sono costretti a vivere da tempo sono i residenti delle palazzine costruite circa 25 anni fa, ma già fatiscenti. Famiglie italiane, stranieri, giovani, anziani e tanti bambini. Sono scesi in cortile ieri, venerdì 13 giugno, per chiedere aiuto. Con loro, per effettuare un primo sopralluogo era presente l'ex consigliere regionale Ezio Locatelli, membro dell'Unione Inquilini Bergamo.

"Abbiamo denunciato diversi casi in provincia di Bergamo di caseggiati popolari di Aler lasciati nell'incuria e privi di manutenzione - ha esordito Locatelli - Per noi questi rappresentano una sorta di disimpegno dell'azienda a partecipazione regionale ed è una cosa che ci preoccupa. Questo di Verdellino è un caso emblematico di incuria, di assenza di manutenzioni a fronte di infiltrazione di acqua dai tetti, a fronte di infiltrazione di umidità dalle pareti, a fronte di una condizione di fatiscenza in un caseggiato realizzato di recente, ma probabilmente con materiali scadenti, a fronte dell'incuria dei giardini abitati dai topi. E questa situazione ingenera nei residenti e soprattutto nei bambini situazioni sanitarie che sono state anche accertate".

L'incendio a febbraio

Una situazione aggravata dall'incendio che a febbraio ha interessato il corsello dei garage dove due auto sono andate completamente distrutte e i danni allo stabile risultano ingenti. La zona è ancora interdetta, così come parte del giardino che per i danni subiti dalla soletta rischia di cedere.

"Ci sono famiglie che vivono qui da sempre e anche se all'inizio ovviamente la situazione era migliore avevano subito fatto presente dei problemi - spiegano i residenti - Gli infissi marciscono a causa dell'umidità e delle infiltrazioni dal tetto, le case sono fredde e d'inverno i bambini si ammalano continuamente".

"A me è caduta tre volte la persiana del bagno - ha aggiunto una donna che vive in un appartamento con le figlie - ho pagato la riparazione eppure succede ancora. I muri si sgretolano. Ho deciso di non metterla più perché temo possa cadere in testa a qualcuno".

Il giardino, trascurato, è diventato un parco giochi per topi, serpenti e ogni tipo di insetto. Senza contare la sporcizia portata addirittura da chi nemmeno vive lì.

"Io vivo qui da quando le hanno costruite e spesso mi ritrovo a dovermi portare in casa la spazzatura di altre persone che hanno scambiato il nostro cortile per una discarica - ha aggiunto una donna - Il problema è che sono state costruite male, ma nonostante le nostre mille segnalazioni Aler non fa nulla".

"Se mancheranno risposte allora protesteremo"

L'Unione Inquilini aveva già preso contatti con Aler per avere delle risposte esaustive che, però, non sono mai arrivate. L'unica risposta ha evidenziato un alto livello di morosità, ragione per cui Aler avrebbe deciso di non prendere in considerazione le richieste dei residenti.

"A fronte del sopralluogo che abbiamo effettuato se ci fossero dei controlli da parte dell'autorità igienica sanitaria probabilmente ci sarebbero le condizioni per revocare l'agibilità abitativa e questo è scandaloso rispetto a caseggiati rispetto a caseggiati gestiti da Aler Lombardia - ha concluso Locatelli - Per questo chiediamo di avere al più presto delle risposte. E vogliamo essere chiari: la risposta non può essere che c'è una situazione di morosità incolpevole, ci sono famiglie che versano in disagio abitativo e sociale. La risposta di Aler non può essere un ricatto: Aler deve fare quello che compete ad Aler, interventi di risanamento, di bonifica. Se mancheranno le risposte noi organizzeremo una protesta davanti ad Aler".

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