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Sanità
La dottoressa chiude l'ambulatorio senza preavviso, disagi e malumore tra gli ex assistiti
La dottoressa Claris Espeleta, a Spirano dallo scorso marzo, ha lasciato l'incarico con un preavviso di appena due giorni

Chiude l’ambulatorio della dottoressa Claris Espeleta, che lascia l’incarico a Spirano con due soli giorni di preavviso.
La dottoressa se ne va con un preavviso di soli due giorni
Ha suscitato un certo malumore, nei modi ancor più che nella sostanza, la decisione del medico di base Claris Espeleta, di chiudere l’ambulatorio e cessare la propria attività come medico di base a Spirano già da venerdì scorso, sei giugno. Entrata in servizio in sostituzione del pensionato medico Giuseppe Coco, Espeleta esercitava la professione in paese da inizio marzo con un incarico che sarebbe dovuto durare un anno ma che è terminato, invece, dopo appena tre mesi e poco più.
Il sindaco: "Avremmo gradito maggior preavviso"

"Certamente sarebbe stato gradito avere un preavviso maggiore" ha dichiarato a riguardo il sindaco Yuri Grasselli, che è venuto a conoscenza della cessazione dell’attività dalla lettera inviata da Ats agli ormai ex assistiti della dottoressa.
"Appena ho ricevuto la lettera, mi sono recato in ambulatorio per incontrare Espeleta, salutarla e scambiare due parole: da quanto mi ha detto, ha deciso di specializzarsi, e si è resa conto che il lavoro in ambulatorio le portava via troppo tempo di cui aveva bisogno per studiare. Per questo ha rinunciato all’incarico".
Una scelta personale, dunque, anche se in paese alcuni parlano di modi poco piacevoli da parte di alcuni assistiti, che avrebbero potuto influire sulla volontà del medico di rimanere.
"Al di là di ciò, quel che conta ora è capire se sarà possibile tamponare questa assenza, e siamo già al lavoro per farlo – assicura ancora Grasselli – Certo avere una sessantina di giorni di preavviso sarebbe stato decisamente utile, mentre in due giorni diventa difficile fare qualcosa, ma capisco anche le problematiche dei cittadini, che ora vivono una situazione non semplice. Cercheremo di trovare una soluzione, perché comunque Espeleta seguiva tra i 1400 e i 1500 pazienti in paese e non tutti hanno facilità a rivolgersi agli ambulatori e ai presidi territoriali".