Cronaca

Il romanese Oscar Bianchi è il nuovo presidente di AVIS Nazionale

Succede a Gianpietro Briola e guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni: “Lavoreremo per l’unità, il dialogo e l’autosufficienza nei farmaci plasmaderivati”.

Il romanese Oscar Bianchi è il nuovo presidente di AVIS Nazionale
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Succede a Gianpietro Briola e guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni: “Lavoreremo per l’unità, il dialogo e l’autosufficienza nei farmaci plasmaderivati”.

L’elezione e il nuovo incarico

Oscar Bianchi di Romano è stato eletto presidente di AVIS Nazionale dal nuovo Consiglio Nazionale riunitosi per la prima volta ieri  sabato 7 giugno, nella sede dell’associazione in viale Enrico Forlanini 23 a Milano. La sua elezione segna l’inizio di un nuovo quadriennio per una delle più importanti realtà del volontariato italiano, punto di riferimento per la donazione di sangue e plasma. Bianchi, 53 anni, sposato e padre di due figlie, succede a Gianpietro Briola e porta con sé un bagaglio di esperienza solido e radicato nel mondo del volontariato. Dopo aver ricoperto per due mandati la presidenza di AVIS Regionale Lombardia, nelle scorse settimane era stato nominato anche presidente di CSVnet Lombardia, la Confederazione dei Centri di Servizio per il Volontariato del territorio lombardo.

Un percorso nel segno del volontariato

Originario di Romano, Oscar Bianchi è laureato in Economia e Commercio e in Giurisprudenza, e attualmente lavora come responsabile d’area in un importante istituto di credito. Tuttavia, è nel mondo del volontariato che ha costruito gran parte del suo profilo pubblico, ricoprendo in passato ruoli chiave come presidente di AVIS Provinciale Bergamo e di CSV Bergamo ETS. La sua elezione al vertice di AVIS Nazionale è stata accolta con entusiasmo da tutta la comunità associativa.

“È con grande emozione che accolgo questa nomina – ha dichiarato – per la quale ringrazio il Consiglio. Sono convinto che il primo passo per costruire insieme una grande associazione sia quello di dialogare e confrontarsi ad ogni livello associativo”.

Verso i 100 anni di AVIS: dialogo, rinnovamento e autosufficienza

Nel suo discorso di insediamento, Bianchi ha indicato chiaramente la direzione del suo mandato: unità, ascolto e innovazione, con un’attenzione particolare al territorio e all’autosufficienza nella produzione di farmaci plasmaderivati. Un nuovo inizio, quindi, per AVIS Nazionale, con una guida che promette ascolto, visione e dedizione in un periodo storico ricco di sfide e opportunità:

“Il quadriennio che ci attende – ha affermato – sarà caratterizzato dalle celebrazioni per i 100 anni di AVIS, un traguardo che già oggi stiamo tagliando insieme grazie allo spirito di solidarietà e cittadinanza attiva che da quel 1927 ci rende parte di un’unica grande famiglia. Portare avanti l’opera di rinnovamento non solo della nostra associazione, ma dell’intero sistema trasfusionale italiano”. In tal senso, l’obiettivo dell’autosufficienza sarà “il punto di riferimento per il nostro agire quotidiano. AVIS è di tutte le donne e gli uomini che ne fanno parte. La sede nazionale, per prima, deve preoccuparsi di tutte le realtà che la compongono, da Nord a Sud. Conoscere le necessità di ogni territorio sarà il punto di partenza. Mio e di tutti noi”.

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