Basket, come a Treviglio: anche a Orzinuovi il sogno-Mascio è già finito
Ieri sera, martedì, il patron di Blu Basket Stefano Mascio ha annunciato in una conferenza stampa che la sua società lascerà la città orceana

Fine dello show, anche a Orzinuovi. Come riporta Prima Brescia dopo soltanto un anno di attività, ieri sera, martedì, il patron di Blu Basket Stefano Mascio ha annunciato in una conferenza stampa che la sua società lascerà la città orceana. Una crisi-fotocopia identica a quella avvenuta lo scorso maggio a Treviglio (anche se secondo il diretto interessato non sono ammissibili paragoni). Fatto sta che l'ambizioso progetto sportivo che aveva acceso nella Bassa bresciana i sogni e le speranze di migliaia di tifosi, è già finito. E per il basket orceano è l'ora di un amaro risveglio.
"Come Treviglio? No: là tanta rabbia, qui tanta amarezza"
"Io ci metto la faccia, sempre" è stato questo il filo rosso della conferenza stampa indetta da Stefano Mascio ieri sera all’Enoteca Centrale di Orzinuovi che, in una sorta di "Uno contro tutti", si è messo a disposizione dei giornalisti e ha raccontato la "sua" verità.
"Tanti pensano che questo sia lo stesso epilogo che c’è stato a Treviglio, ma non è così – ha detto – l’anno scorso ero molto arrabbiato, questa sera a Orzinuovi provo invece tanta amarezza perché ci avevo creduto in questo progetto".
Un progetto presentato in pompa magna un anno fa, che si è rivelato un fallimento su tutti i fronti. A smarcarsi da molte domande, tuttavia, il presidente della Blu Basket 1971 è stato piuttosto bravo: "Le avete viste anche voi le partite.." ha ripetuto come un mantra rammaricandosi ironicamente anche della salvezza della Pallacanestro Crema.
Insomma l’avventura orceana di Mascio si è conclusa, esattamente un anno dopo il trasloco forzato della società Blu Basket da Treviglio e le relative proteste da parte di migliaia di tifosi della Bassa bergamasca. Inutile dire che anche in queste ore tra i tifosi orceani l'ironia non manca.
La Mascio-verità: attacca Zanotti su tutti i fronti
Con la voce rotta, interrotta da sospiri e lunghi silenzi, ieri sera Mascio ha spiegato come, a detta sua, nell'epilogo abbia avuto una grandissima responsabilità Francesco Zanotti, presidente della storica società cittadina Pallacanestro Orzinuovi che gestisce il Palazzetto e che lo gestirà ancora per alcuni anni.
"Speravo che fosse qui, vicino a me, visto che di posto ce n’è – ha detto Mascio sorridendo ironico, dopo l’invito che aveva pubblicamente proposto all’orceano via social – La verità è che Zanotti doveva entrare nelle quote ma non l’ha mai fatto, e a un certo punto ha detto “Non mi piace più, non rinnovo il contratto”. Se non mi viene rinnovato il contratto, io che alternative ho? Avevo sperato nel suo buonsenso per una cucitura alla quale hanno lavorato anche il sindaco di Orzinuovi, l’assessore allo Sport e il senatore Gianpietro Maffoni, ma questo non è successo".
E ora guarda a Bergamo
E se la strada orceana ormai è chiusa definitivamente sul futuro Mascio guarda a Bergamo. Mentre per quanto riguarda Orzinuovi, le strade del basket cittadino potrebbero portare ad un accordo con Crema. Trattative sarebbero già in corso.
"Come l’anno scorso mi ritrovo a maggio a dover iscrivere la squadra al campionato senza sapere dove andremo a giocare, vivo a Martinengo e non vorrei andare lontano, certo il progetto della A1 a Bergamo sarebbe un qualcosa che inseguo da sempre - ha detto Mascio - Abbiamo fatto delle valutazioni ma per ora non c’è nulla di concreto. Non credete a tutto quello che viene scritto".
"Ringrazio tutta la città di Orzinuovi, che con me è stata veramente carina - ha concluso - Ma sono in difficoltà, sono inerme. Devo tutelare una società che ha tanti stipendi e impegni finanziari, la Blu Basket. Non posso stare qui ad aspettare, quando non mi si vuole. Forse non ero destinato nemmeno a stare in questo mondo, io mi sono trovato per caso nella Blu Basket. Quando sono arrivato era in una condizione finanziaria per cui doveva essere salvata... L'ho salvata, mi è rimasta in mano, mi ci sono appassionato, ho creduto e fatto dei progetti sul territorio. E ora la devo salvaguardare. È un titolo storico, lo so, che non mi sono rubato. Sto facendo di tutto, con i miei mezzi, su un progetto su cui bisogna fare sul serio".
Sempre colpa degli altri. In realtà ha fallito su tutti i fronti. Ma è difficile dire la verità quando è scomoda