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Arcigay Bergamo Cives, Nicola Butta confermato presidente: "Ora meno premi e più diritti"

La riconferma è arrivata durante il Congresso provinciale che si è tenuto ieri, 16 maggio 2025, a Bergamo

Arcigay Bergamo Cives, Nicola Butta confermato presidente: "Ora meno premi e più diritti"
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Nicola Butta riconfermato alla guida di Arcigay Bergamo Cives rilancia la battaglia sui diritti.

“Ci hanno dato una benemerenza - ha commentato in occasione della rielezione - Bello, grazie. Ora però ci dicano cosa intendono fare davvero per le persone LGBTQIA+. Perché le targhe non bastano a scaldare chi dorme da solə. Né a proteggere chi viene cacciatə di casa.”

Nicola Butta confermato presidente

La riconferma è arrivata durante il Congresso provinciale che si è tenuto ieri, 16 maggio 2025, a Bergamo. Butta ha parlato in modo netto e scomodo, da buon attivista, a nome di una comunità che non intende più accontentarsi. La mozione, discussa e approvata dal Congresso, infatti, ha parlato di azioni concrete: da un nuovo centro stabile epiù servizi per le persone trans, dal supporto reale a famiglie arcobaleno alla salute queer fino alla formazione radicale. E soprattutto spazi di libertà e autodeterminazione, non di rappresentanza vuota.

“Non vogliamo essere invitati nei salotti per far contente le istituzioni - prosegue Butta - Vogliamo essere ascoltatə, rispettatə, coinvoltə. Oppure alzeremo la voce. Come sempre”.

Arcigay: "Un presidio quotidiano contro l'ipocrisia"

Un'associazione che vuole una politica - come l'ha definita il presidente - "fatta di corpi, non di compromessi".

Butta e il nuovo direttivo rilanciano un’idea precisa di associazione: "una casa per chi ha paura, un rifugio per chi si nasconde, un megafono per chi non può parlare. E, se serve, anche una barricata".

"Arcigay non è una bandiera da sventolare a giugno - conclude - È un presidio quotidiano contro l’ipocrisia, la discriminazione e l’abbandono istituzionale. E se qualcuno si sente a disagio, forse è il momento giusto per iniziare ad ascoltare”.

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