Fingono di chiedere informazioni e rubano le borse dalle auto
Banda di truffatori in azione nei supermercati della zona: gli ultimi episodi all’Esselunga di Treviglio e all’Action di Caravaggio

Con la scusa di chiedere informazioni distraggono la vittima mentre un complice ruba la borsa dall’auto. Si tratta di una banda di almeno tre persone, che agisce nei supermercati e nei centri commerciali della zona. Gli ultimi colpi sono stati segnalati la scorsa settimana nei posteggi dell’"Esselunga" di Treviglio e dell’"Action" di Caravaggio.
Ladri in azione
A farne le spese Tiziana Mercadante, 54enne residente a Fara d’Adda, che è stata raggirata senza che nemmeno si rendesse conto di quanto stava accadendo.
"Erano circa le 13.30 e mi ero recata all’Esselunga per fare la spesa prima di andare a prendere mio figlio all’Oberdan - ha raccontato - Ero nel posteggio interrato e dopo aver caricato gli acquisti nel bagagliaio dell’auto, sono salita a bordo e ho posizionato lo zaino, con dentro il mio portafogli, sul sedile posteriore».
La donna non è però potuta ripartire, perché dietro la vettura si era fermata un’altra auto, i cui occupanti hanno attirato la sua attenzione.
"Mi sono avvicinata e mi hanno chiesto se sapessi dove poter acquistare un trapano - ha proseguito Mercadante nel suo racconto - Erano un uomo e una donna dall’apparente età di 25-30 anni, con un vago accento spagnolo. Ho spiegato loro che nelle vicinanze c’era 'Brico Io' e che siccome mi stavo recando proprio in quella direzione, avrebbero potuto seguirmi".
L'allarme alle forze dell'ordine
La 54enne farese è quindi risalita a bordo, ma non ha fatto in tempo a chiudere la portiera che la coppia si è come volatilizzata.
"Quando ho provato a mettere in moto, l’auto non partiva e sul cruscotto appariva il messaggio che mi informava che la chiave-scheda non era leggibile - ha proseguito Mercadante - A quel punto ho cercato lo zaino e con mia grande sorpresa era sparito. Ho pensato di averlo lasciato al supermercato e sono quindi salita per cercarlo, ma nessuno lo aveva visto. A quel punto ho realizzato che c’entrava quella coppia".
Mentre i due distraevano la donna, un complice aveva infatti aperto lo sportello (trovato poi accostato) e rubato lo zaino. Fortunatamente lo smartphone era stato messo nel vano portaoggetti e così Tiziana Mercadante ha potuto lanciare l’allarme.
«Ero molto agitata e ho chiamato subito mio marito - ha spiegato - E’ stato lui a chiamare il “112”. Dopo pochi minuti è arrivata una volante del Commissariato di Polizia di Treviglio. Ho raccontato agli agenti quello era accaduto e hanno raccolto anche la testimonianza di un ragazzo che aveva assistito alla scena. Mi hanno spiegato che si tratta di una truffa molto diffusa nella nostra zona e che sono stati segnalati diversi episodi di questo tipo».
La borsa ritrovata
Lo zaino di Tiziana Mercadante è stato poi ritrovato il giorno dopo in un campo di Rivolta d’Adda.
"Dentro c’era tutto - si sono portati via i pochi centesimi che avevo nel borsellino e il pacchetto di sigarette. Quindi tutto sommato è andata anche bene, a parte lo shock per l’episodio".
Proprio una conoscente della 54enne, poche ore dopo è rimasta vittima di un raggiro analogo all’«Action» di Caravaggio. E, secondo quanto emerso, dovrebbe trattarsi della stessa coppia di truffatori.