Sicurezza

Controlli notturni con la Polizia locale, insorgono i sindacati: "Non si rispettano leggi e contratto"

Dura presa di posizione delle sigle sindacali Cisl Fp, Csa Ral e Cse Flpl Sulpl sul progetto "Notti sicure" annunciato la scorsa settimana dall'Amministrazione

Controlli notturni con la Polizia locale, insorgono i sindacati: "Non si rispettano leggi e contratto"
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(foto di repertorio)

A pochi giorni dall'annuncio del nuovo servizio di pattugliamento notturno a Verdellino scoppia "il caso" con i sindacati sul piede di guerra che denunciano il "mancato coinvolgimento e il non rispetto di leggi e contratto".

Notti sicure

La scorsa settimana l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Silvano Zanoli, aveva annunciato l'avvio di un progetto denominato appunto "Notti sicure" che prevede 25 servizi di controllo nell'orario dalla mezzanotte alle 4 affidato agli agenti della Polizia locale di Verdellino (quattro in tutto, ndr) coordinati dal comandante Manolo Peroni. Controlli che vanno a sommarsi a quelli già deliberati lo scorso aprile per il progetto "Verdellino sicura" che prevedeva, invece, una trentina di servizi serali dalle 18 alla mezzanotte.

Un obiettivo che l'Amministrazione, attraverso il consigliere delegato alla Sicurezza Giuseppe Maiorana, rincorreva da tempo e per il quale auspicava, inoltre, un'apertura e un coinvolgimento futuro dei Comuni vicini. Il progetto, invece, ha finito per attirare l'attenzione dei sindacati con le sigle sindacali Cisl Fp, Csa Ral e Cse Flpl Sulpl sul piede di guerra.

Le perplessità dei sindacati

Alessandra Giampapa per Cisl, Franco Colacello per Csa Ral e Giovanni Novali per Cse Flpl Sulpl hanno affidato a un comunicato sindacale la propria sorpresa: hanno saputo solo a mezzo stampa di un progetto approvato senza il necessario coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

“Quello che ci preoccupa – dicono i sindacalisti – è la sicurezza dei lavoratori: è stato approvato un progetto che prevede la presenza di agenti fino alle 4 del mattino, contando su un organico che non permette di avere a disposizione degli altri turni personale sufficiente, a meno che non si deroghi da leggi nazionali e contratto di lavoro, che prevedono il riposo obbligatorio di 11 ore tra un turno ordinario e l’altro, da cumulare alle 24 ore di riposo settimanale, e che la prestazione ordinaria di lavoro non superi le 10 ore continuative di servizio, salvo adempimenti eccezionali operativi di polizia o attività obbligatorie per legge. Non ci sembra che queste condizioni si verifichino, mentre invece vediamo il rischio che non ci siano agenti in giro per la città durante il giorno nei servizi esterni di vigilanza ordinaria, come rilievi di incidenti stradali, servizi di ordinaria amministrazione, sicurezza nei pressi delle scuole”.

"Non siamo stati interpellati"

La situazione che ha lasciato perplesso il sindacato è che non ci sia stato nessun tipo di informativa, “tutto è stato deciso senza interpellarci – continuano Giampapa, Colacello e Novali -, nel qual caso avremmo sollevato subito i nostri dubbi e le incongruenze cui questo progetto va incontro".

"A livello sindacale, infatti, siamo favorevoli ad ogni progettualità ed incentivazione al servizio di Polizia locale, per aumentare la sicurezza urbana dei comuni, ma sono troppi i punti che non ci convincono - proseguono - ad esempio, che il progetto di sicurezza urbana debba essere eseguito in orario ordinario e non straordinario e che gli emolumenti per la maggiorazione del pagamento della turnazione ordinaria in orario notturno vengano finanziati con il salario accessorio di tutti i lavoratori dell’Ente. Proprio per queste ed altre percepibili criticità altri Enti locali hanno, cautelativamente, optato per eseguire i servizi serali con progetti occasionali, senza superare la mezzanotte. Ricordiamo che la Regione Lombardia ha finanziato nel tempo molti progetti straordinari per la Polizia locale, ad esempio i “progetti smart”, dove contemporaneamente sono stati attivati più comandi di Polizia locale confinanti, che durante il progetto espletano unitariamente il servizio straordinario notturno, mettendo a disposizione numerosi agenti e ufficiali di polizia locale e centrali operative attive, per garantire la sicurezza del personale impiegato nell’espletamento dei servizi straordinari notturni ed affrontare ogni adempimenti di Legge o criticità operativa”.

“Anche noi - concludono i sindacalisti - vorremmo che la Polizia locale tutta possa avere il personale, le tutele, e gli strumenti per garantire un servizio più ampio ai cittadini, ma allo stato attuale delle cose siamo consapevoli che il traguardo non è ancora stato raggiunto né a livello di numero di personale, né contrattualmente. Come Organizzazioni Sindacali chiederemo conto all’Amministrazione comunale di Verdellino del mancato rispetto dell’informazione sindacale prevista dal contratto nazionale, rappresentando formalmente ogni nostra perplessità in merito all’attivazione dei progetti previsti dall’Ente”.

Valois: "Sì ai controlli ma con  azioni politiche mirate e rispetto delle normative"

Alla reazione dei sindacati è seguita a stretto giro anche quella della minoranza "Insieme per cambiare".

"Apprendiamo con non molto stupore l’ennesimo scivolone di questa Amministrazione, che chiede il rispetto delle leggi ma nelle sue azioni non rispetta le norme e le procedure - ha esordito il capogruppo Umberto Valois - Pensa di trovare risposte semplici e scorciatoie a problemi per i quali è necessaria competenza e serietà. Come già avvenuto con il rosso stop e altri provvedimenti senza risultati, il sindaco e la sua Giunta si troveranno costretti a fare marcia indietro non con poco imbarazzo, un imbarazzo per loro ma continui disservizi per i cittadini".

Una posizione, quella illustrata dai sindacati, condivisa pienamente dal gruppo di Valois che sottolinea le criticità normative, contrattuali e organizzative.

"I desiderati turni notturni, così come impostati, oltre ad esporre a rischi legati alla sicurezza gli agenti, avrebbero creato disservizio a scuole, viabilità e alla cittadinanza durante le ore diurne - ha aggiunto - L’effetto mediatico sbandierato senza fondamenta è crollato davanti alla realtà dei fatti e alle norme, che purtroppo e spesse volte vengono piegate e interpretate dall’Amministrazione comunale a proprio piacimento. Ricordo che nel 2018, da vicesindaco e assessore alla Pubblica Sicurezza, recandomi personalmente in Regione Lombardia, grazie ad azioni politiche ben mirate ed accordi tra enti, riuscii ad ottenere l’accordo “Patto per la Sicurezza”, circa 40 mila euro e decine di agenti a disposizione, per servizi straordinari in sinergia con altri Comandi di Polizia locale tra cui Treviglio e Dalmine. Inoltre, durante i periodi più bui di Zingonia riuscii a chiudere un accordo con il Comando Provinciale dei Carabinieri, che prevedeva una sinergia stretta da pattugliamenti dei Carabinieri e degli agenti di Polizia locale per il presidio di Piazza Affari, della Stazione, Quartiere Olani e zone sensibili, il tutto, però, nel rispetto delle normative e ottenendo grandissimi risultati: lo stop allo spaccio in piazza Affari e zone sensibili".

La minoranza resta, invece, concorde con l'Amministrazione sulla necessità di attivare dei servizi mirati nelle ore notturne.

"Da consiglieri di minoranza, diamo la massima disponibilità all’Amministrazione per aiutarli a trovare soluzioni nel rispetto delle norme, in quanto siamo favorevoli ai servizi serali, notturni e tutto quanto necessario per garantire una migliore sicurezza ai cittadini di Verdellino – Zingonia in questo periodo di insicurezza cittadina - ha concluso - ma il tutto deve ottenersi con azioni politiche mirate e rispetto delle normative, qualità di cui ad oggi l’Amministrazione comunale risulta carente. Ennesima dimostrazione che il paese non è in mani sicure, ma in mani sbagliate".

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