Si denuda in piazza e poi minaccia il parroco in chiesa: a casa (parecchia) cocaina
Le indagini dei carabinieri: non risultano elementi che facciano pensare a motivazioni ideologiche o a un avvicinamento al radicalismo islamico

Il sospetto è stato subito fugato, per fortuna: nessuna matrice ideologica, nessuna apparente radicalizzazione dietro alle minacce e al gesto del 32enne marocchino che nella mattinata di Venerdì Santo ha dato in escandescenze nella piazza centrale di Osio Sopra, e nella chiesa parrocchiale "San Zenone Vescovo". Più banalmente, era probabilmente strafatto di cocaina, dato che nel suo appartamento sono stati trovati almeno venti grammi di polvere bianca, oltre a dell'hashish.
Entra in chiesa sbraitando e minacciando il parroco
Tutto è cominciato nel primo pomeriggio di venerdì, quando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Treviglio e delle stazioni di Dalmine e Osio Sotto sono stati allertati perché il 33enne aveva perso il controllo. L'uomo si era introdotto nella chiesa di Osio Sopra, sbraitando e minacciando gravemente il parroco. Poi, si è denudato in piazza.
Fermato, non senza una certa fatica, dai carabinieri, l'uomo è stato sedato dai sanitari del 118 arrivati sul posto e trasportato all’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo. Nel frattempo sono cominciate le indagini per capire cosa avesse spinto il giovane marocchino ad un comportamento tanto violento. Anche a causa del fatto che era la mattina di Venerdì Santo, a tre giorni dalla Pasqua, è stato ritenuto opportuno verificare che non c'entrasse in quanto accaduto, in qualche forma, il radicalismo islamico.
Nessun elemento per sospettare radicalizzazione islamica
I carabinieri hanno quindi perquisito l'abitazione del 32enne, sequestrato 20 grammi di cocaina, 17 grammi di hashish e un bilancino di precisione. "Non risultano elementi che facciano ipotizzare l’eventuale matrice ideologica del gesto o segnali di radicalizzazione dell’individuo" conferma una nota dell'Arma: era, verosimilmente, completamente fuori controllo per la droga. L'uomo è stato portato in camera di sicurezza a Treviglio in attesa del processo per direttissima previsto per ieri, sabato, che ha convalidato l'arresto e la misura dell’obbligo di presentazione in caserma a Treviglio, cui peraltro era già sottoposto per precedenti episodi.