Segretario comunale condannato per maltrattamenti in famiglia
In aula a testimoniare le violenze contro la madre c'erano i figli.

Segretario comunale condannato a due anni e sei mesi di carcere, più risarcimento danni alla moglie, per maltrattamenti in famiglia. Si tratta di Giovanni Clemente, in forza a diversi Comuni cremaschi.
Le accuse della moglie
Dopo anni di maltrattamenti avvenuti all'interno delle mura domestiche, la moglie del 66enne residente a Montodine, ha deciso di sporgere denuncia. Lo ha fatto in seguito a un episodio avvenuto tre anni fa. Una vicenda amara, se è vero che a testimoniare in aula contro il padre sono stati i figli della coppia, oltre ad alcuni vicini di casa.
La condanna
Il giudice del Tribunale di Cremona lo ha sentenziato ieri. Per Giovanni Clemente è arrivata una mazzata: due anni e sei mesi di carcere, più risarcimento danni alla vittima. Un uomo che tutti consideravano irreprensibile e un professionista serio, che ora dovrà pagare per le violenze di cui è stato reputato colpevole.
Sotto choc i Comuni dove presta servizio
Il funzionario lavora per numerosi Comuni di cui è capofila Vaiano Cremasco, vale a dire Agnadello, Capergnanica, Ripalta Arpina, Credera Rubbiano e San Bassano. Nessuno sapeva della triste vicenda in cui Giovanni Clemente era coinvolto. La notizia della condanna è arrivata come una doccia fredda su tutti, un fulmine a ciel sereno.