Mario Motta è l'ennesima vittima della solitudine, trovato dopo settimane nelle case comunali
Poco più che sessantenne, Mario Motta è morto nella casa comunale in cui abitava in via Vallazza, a Canonica d'Adda.

Ennesimo dramma della solitudine nella Bassa, questa volta la vittima è il poco più che 60enne Mario Motta. Il suo corpo senza vita è rimasto per settimane nel suo appartamento senza che nessuno se ne accorgesse.
Mario Motta, morto da solo nelle case comunali
Non era molto conosciuto in paese, infatti solo da alcuni anni risiedeva negli alloggi comunali di Canonica d'Adda in via Vallazza. "Se ricordo bene era originario di Fara ma si era trasferito in paese dopo essersi sposato" ha dichiarato l’ex sindaco Gianmaria Cerea. Un matrimonio senza figli il suo, terminato anzitempo con una separazione in seguito alla quale Motta ha vissuto per alcuni anni da solo, maturando una pesante situazione d’insolvenza relativa a spese condominiali e utenze: per questo motivo alcuni anni fa era stato accolto nelle case comunali.
"Era un tipo schivo, molto riservato e che difficilmente usciva di casa e dava confidenza" ha ricordato ancora l’ex sindaco Cerea. Anche per questo quasi nessuno si è accorto che, nell’ultimo mese, nonostante la luce perennemente accesa, Mario non si era più mosso da casa. Una prima segnalazione, circa tre settimane fa, è arrivata da un vicino, che ha manifestato agli uffici il sospetto che qualcosa non andasse. È trascorso ancora qualche giorno però prima che i carabinieri entrassero nell’appartamento rinvenendo il cadavere già in avanzato stato di decomposizione. A quel punto, rintracciati alcuni familiari dell’uomo, l’Amministrazione comunale ha disposto il recupero della salma e si è fatta carico della sanificazione degli ambienti, mentre i parenti hanno sostenuto le spese per la bara e la sepoltura in un campo comune. Il tutto in un assordante silenzio.
Che tristezza... soli nella vita e anche nella morte.