Istituzioni e Associazione costruttori lodano il progetto di rigenerazione urbana
Istituzioni e associazione costruttori alla convention promossa in paese hanno parlato del futuro urbanistico dei piccoli paesi

Il recupero delle corti nel centro storico a Calvenzano, di proprietà della Cooperativa Agricola, al centro di un progetto di rigenerazione urbana che ha attirato l'attenzione di Istituzioni, costruttori e operatori economici del territorio. Del tema se n'è parlato in una convention organizzata lunedì nell'auditorium comunale con relatori d'eccezione, tra cui i consiglieri regionali Jonathan Lobati e Giovanni Malanchini e il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi.
Rigenerazione urbana, il futuro dei piccoli paesi
La strada intrapresa dalla Cooperativa Agricola è quella giusta, guarda alla sostenibilità ambientale, alla innovazione e alla inclusione sociale nel progetto di recupero dei suoi cortili storici in centro a Calvenzano per mettere a disposizione della comunità non solo nuove residenze, ma una moderna concezione del vivere con servizi mirati alle diverse fasce di età della popolazione. Un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana che possa scrivere il futuro di un (piccolo) paese com’è Calvenzano e far rivivere il suo centro storico. E’ qui, infatti, che si trovano la maggior parte degli immobili, vuoti e pericolanti, di proprietà della Cooperativa Agricola e che il nuovo direttivo, guidato dal presidente Giuseppe Invernizzi, ha deciso di recuperare affidandosi ad un partner progettuale, la "SA+ Engineering" di Caravaggio, che ha "sposato" la filosofia economica e sociale dell’intervento. Impegnativo, certo, ma allo stesso tempo stimolante e destinato a fare da apripista per progetti di rigenerazione urbana simili anche per altri Comuni.
La convention in auditorium fa il pieno

L’interesse, a livello istituzionale e tra le categorie economico-sociali, per questa sfida è tanto. Lo dimostra l’ottima partecipazione alla convention che la storica Cooperativa di Calvenzano e i suoi progettisti hanno organizzato lunedì pomeriggio nell’auditorium comunale, chiamando a discutere di rigenerazione urbana rappresentanti delle Istituzioni, Provincia di Bergamo e Regione Lombardia in primis, ma anche l’Associazione dei costruttori edili. Un tavolo, mediato dall’architetto Marco Carlo Castelli, politico e tecnico-scientifico che il sindaco Fabio Ferla ha auspicato possa diventare "permanente" di fronte alla sfida di iniziative di simile portata da progettare e realizzare sul territorio bergamasco e non solo. In platea al fianco dei tanti soci della Cooperativa Agricola c’erano tecnici, costruttori, immobiliaristi, rappresentati del mondo economico, ma anche amministratori locali. Tra questi l’ex presidente della Provincia e attuale sindaco di Romano Gianfranco Gafforelli, il primo cittadino di Casirate Mario Donadoni con l’assessore Andrea Pavesi, gli ex sindaci di Arzago, Gabriele Riva, e di Pagazzano, Daniele Bianchi, solo per citarne alcuni. Dopo i saluti del primo cittadino "padrone di casa" e del presidente Invernizzi il primo plauso all’iniziativa messa in campo dalla Cooperativa Agricola è arrivato da Lucio Moioli, presidente di Confcooperative Bergamo.
"La ricchezza del passato è un’ancora verso il futuro. Questo progetto ha in se le parole che fanno cooperazione: innovazione, sostenibilità e inclusione - ha dichiarato Moioli -. Confcooperative, a tutti i suoi livelli, sta cercando di rilanciare la visione dell’abitare, soprattutto nelle aree montane a rischio spopolamento, ma siamo felici che la Cooperativa Agricola abbia avviato questo processo di rigenerazione urbana anche qui a Calvenzano".
La voce di Regione Lombardia e la visione in UE
"Il tempismo di questo progetto è perfetto perché domani verrà istituito il tavolo tecnico regionale per la modifica della Legge 12 - ha sottolineato Jonathan Lobati, presidente della V Commissione di Regione Lombardia: Territorio, Infrastrutture e Viabilità -. Uno dei temi, a livello normativo, su cui stiamo lavorando è la differenziazione tra grandi centri e piccole comunità, ce lo chiedono sindaci, amministratori e tecnici. Sul tema della rigenerazione urbana la sfida è che partano tanti progetti come questo e Regione Lombardia ha speso tante risorse con bandi dedicati. Ancora oggi, però, tantissimi Comuni non hanno individuato aree e percorsi di rigenerazione urbana sui propri territori. Rinnovo, quindi, l’impegno della Commissione a collaborare con questo progetto".
Il consigliere regionale Giovanni Malanchini è il rappresentante della Lombardia nel Comitato delle Regioni alla Comunità Europea e ha allargato l’orizzonte fuori dai confini nazionali.
"Oggi il 40% dell’energia consumata in Unione Europea è consumata dagli edifici, che producono il 36% delle emissioni in atmosfera - ha spiegato il consigliere regionale -. La direttiva UE punta a diminuire del 55% questo impatto ambientale in dieci anni, anche se si sta andando a rimodulare questo impegno. Le priorità, a livello europeo, sono due: la ristrutturazione tecnica degli edifici, ma anche il sostegno dell’Unione alle famiglie chiamate ad attuarla, anche se mancano ad oggi le risorse per questa seconda politica. Intervenire su un immobile o su un comparto di immobili con un progetto complessivo è la soluzione da auspicare, invece che interventi “a spot” di efficientamento elettrico, piuttosto che idrico o quant’altro. Serve anche un sistema di premialità, anche fiscali, per chi precorre i tempi e fa ristrutturazioni sostenibili. Come Comitato delle Regioni dobbiamo lavorare sulla rigenerazione urbana, in Europa le chiamano “green house”, poi va capito come l’UE di fronte ad un obbligo metterà a disposizione risorse per la premialità. Il ruolo fondamentale oggi lo recita il soggetto più vicino al cittadino, per il principio di sussidiarietà verticale, che poi coinvolge le Istituzioni, come avete fatto voi della Cooperativa Agricola oggi".
"Meno vincoli alle ristrutturazioni", la voce dei costruttori
Ha auspicato una revisione della Legge che tutela gli immobili "storici", nel suo intervento, Tiziano Pavoni che presiede l’Associazione Nazionale Costruttori Edili Lombardia.
"Oggi i piccoli Comuni hanno necessità di recuperare i centri storici, spesso fatti di edifici abbandonati. Questo patrimonio va tutelato anche se vincoli e costi di intervento sono ostativi. Si nota così un invecchiamento della popolazione che vi risiede - ha spiegato Pavoni -. A livello statale va rivista la normativa sulla tutela degli immobili, che risale al 1942, semplificando le procedure che coinvolgono le Soprintendenze, cosi da ridurre le tempistiche degli interventi a favore dei cittadini. C’è la necessità, poi, di risorse da parte di Stato e Regioni come è stato il Pnrr soprattutto per l’edilizia pubblica e vanno incentivate iniziative di “Senior Housing”. Da parte di Ance un plauso a chi si è messo a disposizione per questa iniziativa di rigenerazione urbana".
Gandolfi: "Fare chiarezza su cosa è storico e cosa è vecchio"
Non ha avuto dubbi sul ruolo centrale che ha la rigenerazione urbana oggi, il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi.
"Quando si lavora per lo sviluppo urbanistico va compreso quali siano le ricadute sociali. La Provincia è l’Ente territoriale che può provare a coordinare certi processi. La rigenerazione urbana è l’unica strada che riporti ad essere attrattivo il nostro territorio alla luce del drastico calo demografico che stiamo vivendo, ma anche della difficoltà di trovare figure professionali nel mondo del lavoro - ha dichiarato il primo cittadino di Treviolo -. Oggi nella nostra provincia ci sono 173mila abitazioni non utilizzate, tenendo conto che in questo dato ricadono anche le seconde case. Per recuperare l’inutilizzato serve una collaborazione tra Istituzioni e imprenditori. In Italia poi dobbiamo chiarire, una volta per tutte, quello che è storico da quello che è vecchio e può essere abbattuto e ricostruito. Come Provincia di Bergamo abbiamo sviluppato lo “Sportello Europa” che ha come scopo il tentare di portare a casa risorse per progetti anche di questo tipo".
La Cooperativa aprirà uno sportello informativo
Ottenere informazioni sullo sviluppo del progetto di rigenerazione urbana lanciato dalla Cooperativa Agricola sugli immobili di sua proprietà in centro a Calvenzano, ma anche un luogo dove portare proposte e idee per l’abitare del futuro in paese. Il presidente Giuseppe Invernizzi, aprendo i lavori della convention lunedì in auditorium, ha annunciato la prossima apertura, in una delle corti storiche della Cooperativa di uno sportello dedicato.
"Apriremo un ufficio in paese dove chi è interessato al progetto o chi è interessato a valutare di venire a vivere a Calvenzano - ha spiegato il presidente - potrà venire a prendere informazioni, a portare consigli o richieste a chi si sta occupando di questo intervento di rigenerazione urbana".
Chi crede, ma anche ci spera, nella buona riuscita del progetto lanciato dalla storica Cooperativa di Calvenzano è il sindaco Fabio Ferla.
"Il progetto di rigenerazione urbana proposto dalla Cooperativa Agricola è certamente un’opportunità importante non solo per Calvenzano ma per tutto il territorio - ha dichiarato il primo cittadino a margine della convention di lunedì in auditorium - soprattutto se si pensa allo sviluppo non solo del recupero edilizio e architettonico, ma anche quello di offerta di servizi per la popolazione all’interno dei cortili che verranno recuperati. Il Comune, l’Amministrazione, da parte sua, ha già messo in atto quegli strumenti utili a supporto, attraverso il Piano di governo del territorio che andranno un po’ a compensare quelli che sono gli oneri rispetto alla demolizione e ricostruzione".