Reflui zootecnici tracimano in una roggia, sanzionata un’azienda agricola
I controlli sono stati effettuati dopo la formazione di schiuma nel fiume Serio

Reflui zootecnici tracimano nella roggia, denunciati i titolari di un’azienda agricola di Caravaggio. Il fatto risale a febbraio ma sono stati necessari numerosi accertamenti e la notizia è stata resa nata solo ora.
Schiuma nel Serio
I controlli degli agenti dell’Unità Operativa Ambiente del «Distretto di Polizia locale della Bassa bergamasca Occidentale» sono stati effettuati a seguito di segnalazione da parte delle Guardie Ittiche della Fipsas di Cremona che, congiuntamente ad una Guardia ecologica volontaria del Parco del Serio, sono partiti da Crema dove, nel fiume, era stata notata la formazione di schiuma. Chiazze biancastre riconducibili per caratteristiche di colorazione marrone chiaro e di odorazione ai reflui zootecnici.
Percolazione in roggia
Risalendo il reticolo idrico, gli agenti ittici sono arrivati nel territorio di Caravaggio, nei pressi di una cascina, dove era in corso un’utilizzazione di reflui agronomici, mediante interramento immediato della sostanza. Qui hanno individuato dei punti di percolazione da aree agricole in attesa di preparazione ai fini della semina primaverile. La società agricola, di tipo cerealicolo-zootecnico, alleva bovini e di fatto ha utilizzato il refluo senza adottare le precauzioni a tutela del suolo e dell’acqua.
"È noto infatti che i liquami utilizzati come concime, si diffondono rapidamente nel suolo e nelle falde e inquinano qualità e potabilità delle acque - ha fatto sapere il Comando guidato da Cristiana Vassalli - Si precisa che, chi distribuisce letami, liquami e materiali ad essi assimilati, fanghi, acque reflue e altri fertilizzanti organici e azotati e delle zone non vulnerabili da nitrati è tenuto alla corretta applicazione della cosiddetta direttiva nitrati, volta a garantire la protezione di tutte le acque dall’inquinamento da nitrati da fonte agricola e a ridurre l’impatto ambientale dell’attività agricola stessa attraverso una più attenta gestione del bilancio dell’azoto".
Fortunatamente nel territorio del caravaggino non si è rilevata moria di fauna ittica e il collegamento con la schiuma nel Cremasco è da dimostrare. Del fatto è stata informata l’Autorità Giudiziaria, l’ipotesi di reato è relativa alla violazione di articoli contenuti nel Testo Unico Ambientale, in quanto è stata effettuata l’utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, in zona vulnerabile da nitrati, al di fuori dei casi e delle procedure previste.