Il caso

Avvisi d’interruzione dell’energia non rispettati, i commercianti annunciano una "Class action"

Forti disagi per i commercianti di Cividate che nelle ultime settimane si sono ritrovati a dover chiudere le loro attività inutilmente perdendo intere giornate di lavoro.

Avvisi d’interruzione dell’energia non rispettati, i commercianti annunciano una "Class action"
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Forti disagi per i commercianti di Cividate che nelle ultime settimane si sono ritrovati a dover chiudere le loro attività inutilmente perdendo intere giornate di lavoro.

Disagi

Gli avvisi d'interruzione dell'energia elettrica non sono veritieri e nessuno ne risponde. I commercianti di Cividate sono sul piede di guerra con Enel. A fare portavoce della notizia il proprietario della pizzeria "Asporto più", Davide Rizzi che ha espresso il suo dissenso nella mala organizzazione della compagnia .

"Il giorno 24 febbraio sono stati affissi sulle vie di Cividate dei fogli di avviso di interruzione di energia elettrica dalle nove del mattino fino alle quattro del pomeriggio per il giorno 27 febbraio. - ha detto - Quel giorno però i lavori non sono stati effettuati e per me e gli altri commercianti che hanno un'attività in zona, non potendo organizzarci all'ultimo minuto, ci siamo trovati costretti a tener chiuso".

Parte di Cividate senza elettricità

Le vie del paese interessate sono quelle che partono da via Palosco e percorrono la zona del castello, in queste strade sono presenti pizzerie, estetiste e parrucchieri che hanno lamentato tutti la stessa problematica. La situazione però nei giorni non è migliorata, tanto che il 4 marzo è stato appeso un nuovo foglio che elenca le stesse dinamiche: sospensione dell’energia elettrica per il giorno 7 di marzo per tutta la mattina e una buona parte del pomeriggio.

Vie Legali

Il disagio però non si è fermato, tanto che per alcune vie di Cividate sono già comparsi dei fogli nuovi con date di interruzione differenti.

"I problemi che stanno risolvendo ci sono da anni quindi erano lavori programmabili per evitarci ingenti perdite economiche.- ha continuato Davide Rizzi che, insieme agli altri proprietari di attività, hanno deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti della compagnia elettrica- Ho provato a telefonare all’ Enel ma è stato quasi impossibile riuscire a parlare con un operatore, solo dopo molto tempo sono riuscito a contattare reparto guasti ma mi è stato risposto che non potevano far nulla perché non era di loro competenza. Ora noi abbiamo mancato guadagno, zero organizzazione perché in tre giorni è difficile riuscire ad avvisare clientela e dipendenti, nel mio caso tra l'altro ho i freezer e dei frigo pieni di merce che non saprei nemmeno dove spostare. Mi sono confrontato anche con Stefano, proprietario del parrucchiere Zack, e anche lui sia giovedì 27 febbraio che martedì 7 marzo non ha preso appuntamenti fino alle 16. Penso che prima di fare una scelta del genere ci si sarebbe dovuti organizzare e scegliere dei giorni che non fossero così importanti a livello lavorativo, ad esempio si sarebbe potuto optare per lunedì o martedì dove la maggior parte delle attività è chiusa, e non di venerdì quando le attività sono piene di lavoro".

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