L'etica dietro l’intelligenza artificiale: l'evoluzione dell'uomo confrontata con l'evoluzione digitale

In un mondo sempre più smart e veloce si torna a parlare di "intelligenza artificiale". Tanta carne al fuoco nell'incontro che si è tenuto nella serata di lunedì 10 marzo al cineteatro Astra di Calcio.

L'evento della Fondazione Vescovi

Organizzatore dell’evento è stata la Fondazione Giuseppe Vescovi che a Calcio gestisce una scuola paritaria. L'affluenza è stata alta, tanto da occupare gran parte della sala con persone di tutte le età. D'altra parte un successo simile era stato riscontrato anche nella serata informativa tenutasi a Caravaggio, segno che il tema incuriosisce una platea sempre più ampia. A presentare questo argomento così attuale e intrinseco nelle nostre vite è Don Maurizio Compiani, docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore.

“Cercherò di farvi capire perché quando si parla di intelligenza artificiale ci sono questioni di etica che rientrano, cercherò anche di farvi capire che non è solo uno strumento e quindi dipende come lo si utilizza, perché l'intelligenza artificiale ha e richiede un particolare linguaggio: il linguaggio del digitale”.

L'IA nella vita di tutti i giorni

Don Maurizio Compiani ha spiegato in parole semplici e comprensibili a tutti come l’intelligenza artificiale sia inequivocabilmente essenziale e indispensabile per la vita di ogni giorno:

“Se avete un cellulare siete sicuri di star utilizzando in qualche modo l'intelligenza artificiale, se prendete un aereo per andare in vacanza state la state utilizzando. - ha detto - Il motivo è che l’intelligenza artificiale non è uno strumento che si occupa di un solo problema, ma è un sistema che permette di risolvere in autonomia diverse questioni utili all'uomo: il navigatore, rispondere a delle domande, prenotare un viaggio e così via. Ha permesso all’uomo di fare dei passi da gigante in moltissimi ambiti, come la medicina, l’economia, la guerra, l’istruzione”.

Evoluzione umana e digitale

L’argomento è poi passato all’evoluzione dell’uomo e a come grazie alla rivoluzione industriale avvenuta nei primi anni del 1900 abbia completamente cambiato il mondo e il modo di vedere le cose.

“Grazie alla rivoluzione industriale il nostro pensiero ha iniziato ad accelerare tanto che in cento anni abbiamo corso di più rispetto ai diecimila anni precedenti. - ha detto Compiani - Dopo che arriva il digitale si corre ancora di più e in pochi anni una tecnologia che sembrava incredibile come il gelone, ipod e le digi-cassette diventa superflua, sormontata da tecnologie ancora più innovative. “Va talmente veloce che non possiamo più prevedere se ciò che stiamo facendo in un futuro potrà ancora andare bene o meno, da qui nascono i dilemmi etici che non vogliono bloccare l'evoluzione tecnologica ma vogliono saperla gestire al meglio.”