Arrestati

Omicidio di Valbrembo, individuati e fermati gli assassini di Luciano Muttoni

I due giovani hanno confessato: il 58enne avrebbe reagito a un tentativo di rapina e per questo sarebbe stato colpito a morte

Omicidio di Valbrembo, individuati e fermati gli assassini di Luciano Muttoni
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Due giovani, di 24 e 25 anni, sono stati fermati con l'accusa di essere i responsabili della morte del 58enne Luciano Muttoni trovato senza vita, ieri mattina, nella sua abitazione a Valbrembo.

Fermati due giovani assassini

Le indagini lampo, iniziate subito dopo il ritrovamento del corpo da parte di una conoscente del 58enne - che viveva da solo in via Rossini - hanno portato oggi a una svolta decisiva con il pm della Procura di Bergamo che ha disposto il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di un cittadino italiano residente a Bergamo classe 2000, con precedenti penali, insieme a un complice, classe 2001, di origini polacche residente in provincia di Monza Brianza, ritenuti responsabili dell’omicidio di Muttoni.

Il bergamasco ha reso spontanee dichiarazioni ammettendo le proprie responsabilità e fornendo anche indicazioni utili al ritrovamento del proprio giubbotto macchiato di sangue, di alcuni documenti sottratti alla vittima e dell’arma del delitto, una pistola scacciacani con cui ha colpito più volte la vittima al capo, oltre ad averla percossa con pugni e calci alla testa, causandole gravi ferite a seguito delle quali è sopraggiunto il decesso.

Il complice è stato prelevato questa mattina in una comunità terapeutica in provincia di Monza Brianza dove svolgeva attività di aiuto educatore, e ha reso spontanee dichiarazioni ai carabinieri, concordanti con quelle fornite dal primo indagato.

Si è opposto alla rapina e l'hanno ucciso

I presunti autori, dopo essersi allontanati dalla scena del crimine con l’auto della vittima, alla quale avevano anche sottratto il telefono, alcune carte di credito e pochi contanti, si erano disfatti di parte degli oggetti e dell’arma del delitto gettandoli nei campi e nei boschi tra i comuni di Valbrembo e Solza.

Le indagini si erano subito concentrare sull'auto del 58enne che i vicini di casa avevano riferito di non notare più, da alcuni giorni, parcheggiata vicino all’ingresso del complesso immobiliare. L'auto, però, è incappata in un controllo effettuato dal Comando Provinciale Carabinieri di Monza Brianza, la notte precedente al rinvenimento del cadavere. A bordo viaggiavano quattro individui sospetti, che erano stati quindi denunciati per la ricettazione del veicolo che era stato quindi sequestrato.

Grazie alle immagini della videosorveglianza della zona e alla testimonianze raccolte i carabinieri hanno potuto appurare che il presunto autore del delitto fosse proprio il conducente del veicolo sequestrato dai carabinieri di Monza la notte precedente. Raggiunto a Monza dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo per essere sentito quale persona informata sui fatti il giovane ha reso dichiarazioni spontanee alla polizia giudiziaria, confessando l’omicidio e riferendo di aver agito a scopo di rapina e di aver colpito a morte la vittima a seguito del suo tentativo di reazione.

Fermato anche il complice

Da quel momento l'attività investigativa si è concentrata sull'identificazione del complice. Nel corso della notte tra sabato e domenica, i carabinieri della stazione di Villa d'Almè hanno sentito diverse persone informate sui fatti e grazie alle loro dichiarazioni, questa mattina, è stato possibile giungere alla individuazione del secondo indagato.

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno, di fatto, avuto riscontro nella ricostruzione fornita dai due giovani nei confronti dei quali il pm ha
emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto. I due sono stati trasferiti in carcere a Bergamo in attesa dell’udienza di convalida del Giudice per le Indagini Preliminari.

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