Infrastrutture

"Sulla Treviglio-Bergamo un ritardo inaccettabile che alimenta il dissenso"

Venerdì scorso in Consiglio comunale ospite l'Ad di "Autostrade Bergamasche" Antonio Sala che ha annunciato un sondaggio sull'opera

"Sulla Treviglio-Bergamo un ritardo inaccettabile che alimenta il dissenso"
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"Non è accettabile tutta questa attesa, il ritardo non ha fatto altro che aumentare il dissenso". E’ perentorio il sindaco di Boltiere Osvaldo Palazzini che, venerdì, in Consiglio comunale ha ribadito la posizione della sua Amministrazione riguardo la realizzazione dell’autostrada Bergamo-Treviglio.

La Treviglio-Bergamo arriva in Aula

Una posizione che, negli anni, è sempre rimasta fortemente favorevole e che oggi, nonostante un "fronte del no" in continua crescita, si mostra più convinta che mai. L’occasione per discuterne è stata offerta da un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza "Boltiere Futura", alla quale il primo cittadino ha risposto ripercorrendo l’iter ventennale dell’opera, ma soprattutto, invitando in Aula l’amministratore delegato di "Autostrade bergamasche" Antonio Sala, accompagnato dal senior project manager Giuseppe Bonanno.

Un sondaggio di gradimento

In attesa della convocazione della Conferenza dei Servizi la novità annunciata da Sala riguarda il lancio di un sondaggio sul gradimento dell’opera tra i residenti del territorio bergamasco interessato dal tracciato. Ai presenti è stato poi illustrato il tratto che interesserà Boltiere, dove l’autostrada si sviluppa per la gran parte in trincea, l’uscita del casello e le mitigazioni ottenute dal Comune, in direzione del cimitero e della zona industriale.

Boltiere sempre a favore

"Le Amministrazioni che ho guidato nei due mandati (2009-2014 e 2019-2024) sono sempre state favorevoli all’autostrada Bergamo-Treviglio - ha esordito in Aula Palazzini - Abbiamo sempre dichiarato la nostra posizione favorevole anche alla bretella di raccordo tra l’autostrada Bergamo-Treviglio e l‘interconnessione con l’ultimo tratto D della Pedemontana, dando particolare risalto, nel maggio 2022, alle vicissitudini della traslazione del tracciato della bretella sempre più a nord del territorio. Non dimenticando che in quell’area a nord di Boltiere da decenni siamo vincolati dal PTCP, perché da sempre doveva insediarsi una via di comunicazione, bloccando di fatto tutte le potenzialità di sviluppo di Boltiere".

Il futuro della viabilità

"L’aspetto ideale per la nostra viabilità, oltre alle varianti di Verdello e di Boltiere che consentirebbero l’attivazione di una sorta di piccola circolazione utile per il transito tra i Comuni, sarebbe l’insediamento di altre grandi vie di comunicazione per il traffico a circolazione più ampia e non contrastante con la viabilità ordinaria comunale - ha ribadito - Basta dare uno sguardo nelle grandi aree di circolazione in Europa per capire quanto siano efficaci, quanto siano ridotti al minimo gli impatti ambientali e territoriali, con le nuove evoluzioni in tema ambientalistico e di mitigazioni".

Un iter infinito

Palazzini ha poi ripercorso le varie tappe di un iter infinito che, nel marzo 2019, aveva ricevuto l’ok dal Consiglio provinciale con mandato al presidente "di chiedere a Regione di procedere con l’iter che di realizzazione del collegamento veloce Bergamo Treviglio, cioè nella sostanza alla realizzazione dell’unico progetto presente sul tavolo, quello autostradale, e così è avvenuto", ha sottolineato Palazzini.

Il nodo della bretella

Le sorti della bretella di collegamento alla Pedemontana è sempre stato un punto di fondamentale importanza per Boltiere.

"Ad oggi la bretella di connessione con l’ultimo tratto “D” della pedemontana sul territorio di Boltiere sembra sia stata stralciata - ha chiarito - L’Autostrada Treviglio-Bergamo dal casello di Dalmine, permetterà però tramite l’A4 di connettersi con Pedemontana con una uscita nelle prossimità di Vimercate - Cavenago. Per il Comune di Boltiere è importante e urgente, che lo stralcio avvenga ufficialmente il più presto possibile per liberare il territorio dal vincolo decennale del PTCP".

Ben venga anche la Cremasca

"Ad oggi nonostante i notevoli ritardi confermiamo la posizione favorevole di questa Amministrazione alla realizzazione dell’autostrada - ha ribadito - Abbiamo necessità di strade e di maggiori vie di comunicazione: poi se il discorso è quello di valutare miglioramenti al tracciato nei punti più sensibili è un altro discorso, ma l’opera è necessaria".

Non c’è alternativa che tenga per Palazzini che, anzi, sul tema delle nuove proposte emerse negli ultimi tempi - tra cui, ad esempio, la riqualificazione della Cremasca - non ha dubbi: "appoggiamo la realizzazione di tutte queste arterie che andrebbero solo a implementare e soddisfare le necessità del territorio bergamasco e lombardo".

Un ritardo inaccettabile

Sui ritardi nella realizzazione dell’opera, però, Palazzini non ha risparmiato critiche.

"Esisteva un progetto protocollato con il relativo processo di sviluppo nel 2020, che prevedeva l’approvazione del progetto preliminare da parte di Cal e Regione Lombardia nel 2020, bando, aggiudicazione della gara nel 2021, progetto definitivo nel 2022 e approvazione del progetto esecutivo da parte di Regione Lombardia ed Enti nel 2023 con fine dei lavori prevista nel 2025 - ha evidenziato - Non è accettabile tutta questa attesa che, oltretutto, ha concesso tempo e spazio per alimentare polemiche, diminuendo il consenso di vari Comuni con i cambiamenti degli schieramenti nelle varie Amministrazioni. Tante Associazioni si sono nel tempo inserite nel dialogo, nel dissenso, Legambiente, Coldiretti, Confagricoltura - ha proseguito - accentuando i disagi e creando anche i presupposti politici per far assorbire voti in relazione alle varie tornate elettorali".

Per Palazzini il vero consumo di suolo su cui puntare il dito sarebbe di altra natura: "Assistiamo continuamente a sfruttamento del territorio per altre opere, che potrebbero essere discutibili, proprio da coloro i quali si battono spietatamente per la tutela del verde e dell’ambiente".

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