Addio a Bruno Pizzul: si è spenta la voce del calcio. L'incontro a Treviglio ai Salesiani

Il mondo del calcio (e non solo) dice addio a Bruno Pizzul, storico telecronista sportivo e per 16 anni "voce" ufficiale della Nazionale. Avrebbe compiuto 87 anni sabato 8 marzo 2025.

Addio a Bruno Pizzul

Nato a Udine l’8 marzo del 1938, dopo un promettente inizio di carriera calcistica, che lo portò a giocare anche a nel Catania e nella Torres, Bruno Pizzul fu costretto a ritirarsi ancora giovane a causa di un infortunio al ginocchio. Laureato in giurisprudenza, insegnò materie letterarie nelle scuole medie, prima di essere assunto in Rai nel 1969. L’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1).

Nel 2008 a Treviglio

Nel 2008 Bruno Pizzul fu ospite dei Salesiani di Treviglio in occasione dei festeggiamenti per San Giovanni Bosco (nella foto di copertina, ndr), il telecronista raccontò agli studenti di via Zanovello la sua carriera, citando tanti aneddoti che hanno caratterizzato la sua professione. Non aveva nemmeno risparmiato critiche al mondo del pallone, soprattutto per i tanti soldi che girano nell'ambiente e per il fatto che viene data scarsa fiducia ai giovani. Interpellato poi su chi, a suo parere, fossero i migliori giocatori della storia (Messi e Cristiano Ronaldo erano ancora a inizio carriera), Pizzul non ebbe dubbi: "Pelé, Maradona e Di Stefano. E a ruota ci sono Platini e Rivera".