Incidente fatale a motociclista di 56 anni dopo uno scontro frontale con un'auto

Tragedia sulla strada, stamattina domenica 2 marzo sulla, ex  Statale Soncinese tra Romano di Lombardia e Martinengo.

L'incidente sulla Soncinese

Un motociclista Livio Martinelli di 56 anni e residente a Covo è morto nella mattinata di oggi, domenica 2 marzo in seguito ad un incidente stradale che si è verificato intorno alle 9 sulla provinciale 498 che collega Martinengo e Romano di Lombardia. Dalle prime ricostruzioni, sembra che il 56enne alla guida della motocicletta stesse percorrendo la strada nella sua corsia quando si è scontrato con un’auto, una Ford, guidata da un 32enne di Romano che stava effettuando la svolta per accedere ad un distributore di benzina.

I soccorsi

Immediatamente è stato lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorsi con due automediche e un’ambulanza, ma per il 56enne non c’è stato nulla da fare. Alla guida dell'automobile che si è scontrata con la motocicletta c'era un uomo 32 anni che ha riportato lievi ferite. le sue condizioni infatti non erano gravi al momento che è stato portato all'ospedale di Romano in codice verde.

Le indagini in corso

Sul luogo dell'incidente per effettuare i rilievi e per la esatta ricostruzione di quanto è accaduto è al lavoro la Polizia Stradale. Le indagini chiariranno le responsabilità e la dinamica in cui è avvenuto l'incidente che è stato fatale ad un uomo. Ancora una volta l'ex statale soncinese è stato teatro di un incidente mortale.

“Ancora una vittima  sulla provinciale, ex strada statale Soncinese, in particolare nel tratto di Martinengo si evidenza l’estrema pericolosità della sede stradale, decisamente inadeguata a sopportare il traffico sempre più crescente degli ultimi anni, ribadendo la necessità di una nuova tangenziale, futura Cremasca. - ha detto il sindaco di Martinengo Pasquale Busetti - In settimana chiedo un incontro con la provincia e regione per affrontare la realizzazione del progetto, inevitabile per ulteriori ritardi. La nuova Cremasca è condivisa da tutti i sindaci dei comuni di competenza, pertanto auspico che la Provincia e Regione, prosegua in questa direzione, a tutela della bassa bergamasca e non solo”.