Cortenuova

Interporto, sul tavolo della Provincia arriva la prima bozza del Protocollo

I partiti sono allineati: "Favorevoli solo se l’opera a Cortenuova sarà d’interesse nazionale"

Interporto, sul tavolo della Provincia arriva la prima bozza del Protocollo
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I partiti sono allineati: "Favorevoli solo se l’opera a Cortenuova sarà d’interesse nazionale".

Protocollo d'intesa

Una decisione che passa sopra le teste dei cortenuovesi quella che si fatto stravolgerà il territorio portando una struttura logistica imponente come l’interporto e il centro intermodale. Un progetto di cui se ne parla da anni ma che ora sembra ad una svolta decisiva. Per arrivare alla decisione finale si aspetta il via libera dal Ministero che riconosca l’importanza nazionale dell’infrastruttura. È la linea guida che indirizza i ragionamenti sul protocollo d’intesa che, dopo tre mesi d’attesa, è arrivato a via Tasso e agli enti locali. Si tratta della bozza aggiornata del documento che, firmato, darebbe avvio all’iter del centro intermodale che il gruppo bergamasco "Vitali" e il gigante della logistica Msc vogliono realizzare nella Bassa orientale.

L'opera

Il centro modale sarà un insediamento che andrà a occupare 330 mila metri quadri di area verde tra la frazione Santa Maria del Sasso di Cortenuova, l’ex centro commerciale "Le Acciaierie", la linea ferroviaria Milano-Brescia e la zona di via Trieste. Il promotore privato del progetto è "Cfs Srl", acronimo di "Cortenuova Freight station", una società costituita per il 60% da "Medlog", il comparto logistico della multinazionale Msc (Mediterranean Shipping Company S.A), una delle più grandi compagnie di gestione di linee cargo a livello mondiale (nota soprattutto per l’attività nel settore delle navi da crociera). Il restante 40% è della società è del "Gruppo Vitali" che nei giorni scorsi ha inviato formalmente alla Provincia una relazione descrittiva della piattaforma.

L'autorizzazione

La valutazione del protocollo richiederà un paio di settimane e sarà di natura tecnica e politica. Il documento prevede l’istituzione di un tavolo tecnico per valutare come possa essere strutturato l’iter. Esprime un indirizzo e di fatto costituisce un via libera di massima. Non è escluso il coinvolgimento del consiglio provinciale. Mentre i partiti che compongono il Consiglio provinciale si sono detti favorevoli all’insediamento solo se il Ministero lo valuterà come d’interesse nazionale diversa è la posizione del sindaco di Cortenuova Ambrogio Falchetti, decisamente meno favorevole. Il primo cittadino infatti dal documento ha appreso che le strutture non occuperanno solo l’area delle ex acciaierie ma si allargheranno ulteriormente verso ovest.

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