Il Consiglio dei ragazzi conquista il Comune: Malanchini avrà un mini collega
Tutti gli studenti delle medie sabato scorso hanno espresso il proprio voto e a spuntarla è stata la lista "La scuola siamo Noi", capitanata dal neo sindaco Manuel Leoni
Da sabato scorso il Comune di Spirano potrà contare su una doppia Amministrazione comunale. Si tratta del neo eletto Consiglio dei ragazzi, composto esclusivamente da giovani spiranesi.
Il progetto
Proprio lo scorso sabato infatti si sono tenute le elezioni per il baby Consiglio, che contrariamente a quanto la giovane età possa far pensare, sembra avere già le idee chiare riguardo al proprio mandato. «Questo progetto è stato portato avanti grazie alla collaborazione della scuola media e soprattutto grazie all'impegno e alla passione dei suoi studenti che in due mesi hanno realizzato una vera e propria campagna elettorale con tanto di due liste di candidati e altrettanti programmi elettorali, tutti mirati al bene e al futuro della nostra comunità» ha spiegato Ramona Rizzi, assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Identità e Tradizioni, Giovani.
Il Consiglio
Alla fine, durante le elezioni che si sono tenute sabato mattina ad avere la meglio è stata la lista numero uno”La scuola siamo Noi”, che sotto la guida del neo sindaco Manuel Leoni, si è guadagnata la maggioranza, composta da Pamela Defendi, Renat Zanoli, Karim Erraquoui, Sara Carminati, Rebecca Moretti, Sara Spreafico, Michele Nespoli e Gabriel Billeci. Margherita Fornari, Gurjit Singh e Samuele Manduzio sono invece i tre consiglieri che sono stati eletti per la minoranza per la seconda lista “Uniti si cresce”, ovvero quella capitanata da Rebecca Ravizza, candidata sindaca e nominata capogruppo di minoranza nel nuovo Consiglio dei ragazzi.
Politici di domani
Si tratta di un bell'esempio di cittadinanza attiva e insieme un ottimo modo per i più giovani di poter mettere in gioco realmente le proprie idee e capacitò per il proprio paese. Così come importante è stata la partecipazione al voto di tutti gli studenti dell’istituto, che hanno potuto esprimere il proprio voto, sperimentando quanto tra qualche anno saranno chiamati a fare ufficialmente. Buon lavoro dunque al nuovo Consiglio di giovani leve e chissà che qualcuno di loro non ne faccia ritorno dopo i 18 anni.