Fornovo

Lite degenera in aggressione, 29enne ferito alla testa

L'aggredito si è rifugiato al "Baretto" di via della Palestra, titolare e clienti hanno fermato l'aggressore e soccorso il connazionale

Lite degenera in aggressione, 29enne ferito alla testa
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Una lite domestica tra due coinquilini è sfociata in una aggressione, con il ferito alla testa fuggito in strada e riparatosi nel bar della palestra di Fornovo. Titolare e clienti hanno fermato, invece, la furia dell'aggressore. E' stata una domenica, la scorsa, movimentata in paese.

Ferito alla testa dopo che la lite è sfociata in aggressione

Una lite scoppiata tra le mura domestiche, tra due coinquilini magrebini, è poi proseguita in strada con l’aggredito, di 29 anni, che si è rifugiato all’interno del "Baretto" di via della Palestra, mentre il connazionale, di 21 anni, quando si è presentato al bar brandendo un posacenere è stato bloccato da uno dei titolari e da alcuni avventori che sono riusciti a calmarlo e a farlo desistere e allontanare, prima di dare l’allarme al "112". E’ stato un pomeriggio movimentato quello di domenica in paese. Tutto è successo intorno alle 16. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Treviglio, intervenuti sul posto, i due coinquilini avrebbero iniziato a discutere, per futili motivi, all’interno dell’appartamento in cui abitano insieme. Ad un certo punto la discussione si è fatta sempre più accesa e il 21enne avrebbe utilizzato un coltello per aggredire il connazionale che, per tutta risposta gli avrebbe lanciato addosso un bicchiere. A quel punto la lite si è spostata in strada con il più giovane a inseguire il 29enne che sarebbe stato colpito in testa con un posacenere. Il ferito ha raggiunto il parcheggio della palestra e si è infilato nel locale adiacente alla palestra, il "Baretto", molto affollato a quell’ora, rifugiandosi nel bagno. Subito dopo nel locale è arrivato anche il 21enne, a torso nudo, con in mano ancora il posacenere.

Il sindaco elogia il sangue freddo di gestore e clienti del bar

Il sindaco di Fornovo Fabio Carminati, a quell'ora domenica, si trovava in palestra quando sul posto sono arrivati ambulanza e carabinieri.

"Va dato merito al sangue freddo che il gestore del Baretto e alcuni clienti che erano presenti in quel momento hanno avuto nel bloccare il giovane, farlo calmare rassicurandolo che non aveva nessuna ferita, dopo di che ha lasciato il bar e sono accorsi a soccorrere il suo coinquilino che era ferito - ha commentato primo cittadino, che si trovava all’interno della palestra a verificare l’impianto termico -. Il 29enne è rimasto nel locale sino all’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine che hanno raccolto le testimonianze dei presenti che hanno assistito alla scena".

Il nordafricano ferito ha riportato un lungo taglio in testa, perdeva molto sangue e al bar lo hanno aiutato a tamponarlo, poi una volta arrivati i sanitari lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio dove è stato medicato. Fortunatamente, nonostante il profondo taglio, le sue condizioni non sono apparse gravi. Alla vista delle forze dell’ordine, arrivate in via della Palestra, è tornato anche il coinquilino 21enne che è stato ascoltato dai militari ai quali ha fornito la sua versione dei fatti. Anche per il giovane magrebino si è reso necessario il trasporto in ambulanza al Policlinico San Marco di Zingonia dov’è stato medicato per alcune ferite lievi riportate nella lite.

"Dispiace per quanto è successo, fortunatamente una lite domestica tra due inquilini non ha avuto altre conseguenze e non ha coinvolto terze persone - ha concluso il primo cittadino di Fornovo - come avrebbe potuto essere se fosse degenerata in un luogo pubblico. L’auspico è che episodi simili non si abbiano a ripetere e ringrazio, oltre ai proprietari del bar e ai clienti che hanno “calmato le acque”, anche le forze dell’ordine e i sanitari che sono prontamente intervenuti. Non so se i carabinieri hanno proceduto, d’ufficio, con qualche denuncia a carico delle due persone coinvolte in questo litigio che, da quanto abbiamo appreso, è scoppiato tra le mura domestiche per futili motivi".

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