Comitato residenti Torri dal prefetto, chiesto un tavolo di trattative
Presentata ufficialmente la richiesta di apertura di un tavolo di trattative con i residenti regolari interessati dagli espropri
Comitato residenti Torri dal prefetto, chiesto un tavolo di trattative. L'incontro è avvenuto questa mattina in Prefettura a Bergamo.
Comitato residenti delle Torri dal prefetto
Questa mattina in Prefettura alcuni rappresentanti del Comitato residenti delle Torri di Zingonia e della rete di supporto hanno avuto un incontro con il prefetto, il questore e il comandante dei carabinieri nell'ambito del quale hanno potuto far chiarezza sulla reale situazione del progetto di riqualificazione di Zingonia.
La criticità degli sgomberi coatti
In particolare i rappresentanti del Comitato hanno evidenziato le criticità derivanti dagli sgomberi coatti che seguiranno la procedura di esproprio. "All'interno delle Torri vi sono tutt'oggi più di 100 residenti e oltre 50 nuclei familiari regolari che non possono accettare l'irrisoria proposta avanzata dalla Regione - ha fatto sapere il Comitato in una nota - consistente nell'affitto per due anni in case Aler, nell'indennizzo di 90 euro per metro quadro (circa seimila euro per appartamento) e nessuna garanzia di cancellazione dei mutui tutt'ora in essere".
La richiesta di un tavolo di trattative
"Per evitare ulteriori danni e umiliazioni a chi è già stato costretto a vivere per anni in condizioni di degrado nel totale abbandono da parte delle istituzioni locali - hanno proseguito - nell'incontro di oggi abbiamo formulato l'ufficiale richiesta dell'apertura di un tavolo di trattative con tutti gli enti coinvolti nel progetto al fine di individuare soluzioni dignitose per tutti gli abitanti e proprietari".
I soldi sono già disponibili
E' quello che sostengono dal Comitato e che è stato segnalato durante l'incontro di oggi. "A fronte dei 4,2 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia e da Aler ad oggi sono sono stati spesi, secondo i dati ufficiali, poco meno di 1,2 milioni di euro e sono state già acquisite più della metà delle aree delle Torri - hanno sottolineato - Ne consegue che è possibile trovare una soluzione alternativa agli espropri coatti utilizzando i fondi già stanziati e senza ulteriori aggravi sulla spesa pubblica". Le istituzioni si sono impegnate a verificare l'eventuale fattibilità della proposta.