L'ultimo saluto a Sergio Corti, esempio di ottimismo e generosità
Cresciuto e vissuto per buona parte della sua vita a Canonica, Sergio Corti è stato esempio di positività, ottimismo e amore per la musica.
L’ultimo saluto a Sergio Corti, esempio di positività e impegno per il prossimo nella comunità di Canonica d'Adda.
Sergio Corti, un esempio di ottimismo a Canonica d'Adda
Si è spento a 73 anni, all’interno della Rsa di Inzago dove si trovava da circa due anni, il canonichese Sergio Corti, da tutti conosciuto in paese per la sua particolare quanto sfortunata storia personale, da cui aveva saputo però trarre e trasmettere un’importante lezione di vita a chiunque l’abbia conosciuto.
Nato nel 1951 a Spirano, Sergio si era trasferito, ancora bambino, in paese, con i suoi genitori e la sorella maggiore, Maria Rosa. Durante le scuole medie frequentate in seminario, una caduta in montagna durante una gita l’ha reso invalido all’età di 13 anni. Un duro trauma cui, però, Sergio ha saputo reagire con una forza d’animo e una gioia di vivere impareggiabili. "Scherzava sempre, diceva che la carrozzina era la sua compagna di vita come poteva esserlo una compagna o una moglie, al punto che ha voluto festeggiare sia il cinquantesimo che il sessantesimo anno di questo “matrimonio” – racconta Giovanna, una delle due nipoti – Per me e mia sorella Elena è stato ben più di uno zio perché abbiamo vissuto a stretto contatto per buona parte della vita: è stato uno zio, un amico, un confidente e tante altre cose. In paese, invece, credo sia stato un esempio di gioia di vivere perché non era mai arrabbiato ed, anzi, era sempre pronto ad aiutare gli altri".
Una vita per la musica e per aiutare il prossimo
Innamorato fin da ragazzo della musica, Sergio ha insegnato a suonare a intere generazioni di canonichesi e, per otto anni, anche in Sardegna. Nel corso della vita ha composto canzoni e trasmesso la propria passione a chiunque l’abbia conosciuto; è stato, inoltre, una delle colonne portanti del gruppo di volontari dell’ex lavatoio, impegnato nell’aiuto a persone con disabilità. Spentosi il 7 gennaio scorso, è stato salutato da una folla di compaesani durante i funerali svoltisi giovedì 9, al termine dei quali per la salma è stata disposta, secondo le sue volontà, la cremazione. Particolarmente toccante, durante la messa, è stato sentire le canzoni da lui scritte ed eseguite dagli amici di una vita, i ragazzi dell’ex lavatoio. Da parte dei parenti più stretti di Sergio – la sorella Maria Rosa con suo marito Eliseo e le figlie Giovanna ed Elena – i più sentiti ringraziamenti alla Fondazione Marchesi di Inzago e a tutti coloro che hanno partecipato, con la propria presenza o un pensiero, al lutto e al rito funebre di Sergio.