Castel Gabbiano

Una logistica da trentamila metri quadri sul sito dell’ex Pre Cast: nasce il comitato per contrastare il progetto

Anche Legambiente ha detto “No” al nuovo polo che dovrebbe essere realizzato a Castel Gabbiano su terreno agricolo.

Una logistica  da trentamila metri quadri sul sito dell’ex Pre Cast: nasce il comitato per contrastare il progetto
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Anche Legambiente ha detto “No” al nuovo polo che dovrebbe essere realizzato a Castel Gabbiano su terreno agricolo.

Nuovo polo

La Bassa si prepara all’approdo dell’ennesimo sito logistico. Questa volta ad essere interessato è il Comune di Castel gabbiano che confina con Sola e Isso. Il progetto che in prima battuta, era curato dalla “Archilovers” era previsto sul terreno già compromesso, da quel che resta della ex azienda produttiva PreCast, ma poi è stato dirottato su un terreno agricolo attiguo. Terreno che però, pur essendo già stato trasformato urbanisticamente nel 2012 in terreno artigianale, non ha perso nei tredici anni trascorsi dalla trasformazione nemmeno un metro quadro della sua funzione agricola.

La nascita del Comitato ”No alla Logistica di Castel Gabbiano”

I cittadini, fortemente contrari a questo progetto, hanno spontaneamente costituito un comitato che già dal nome ne rivela l’obbiettivo ”No alla Logistica di Castel Gabbiano”, questo comitato si presenta agguerrito nel difendere il proprio territorio.

“La popolazione di Castel Gabbiano è finalmente venuta a conoscenza, del progetto sponsorizzato dalla maggioranza, la quale da oltre un anno ci lavorava tenendo all’oscuro i cittadini con l’intenzione di portare in paese un impianto di logistica da trenta mila metri quadri metri quadri e alto quindici metri. - ha detto ha detto Oscar Stefanini, Presidente del Circolo Legambiente Alto Cremasco - La maggioranza, guidata dal sindaco Giorgio Sonzogni, ha volutamente tenuto le notizie su questo progetto accuratamente nascoste ai cittadini, ma grazie all’azione dell’opposizione ed alla collaborazione con il Circolo Legambiente Alto Cremasco, la notizia è ora sulla bocca di tutti”.

La richiesta di una bonifica

“Ora ci chiediamo, come mai il Sindaco tiene tanto a costruire l’impianto su un’area che solo sulla carta è compromessa. Poteva invece impegnarsi nel reperire i fondi regionali necessari “disponibili” alla bonifica del sito ex PreCast, eliminando di fatto una e brutta struttura abbandonata e pericolosa “in questa area è presente amianto” che certo non aiuta il paese da nessun punto di vista. - ha detto Oscar Stefanini, Presidente del Circolo Legambiente Alto Cremasco - Certamente questo tipo di scelta avrebbe sicuramente incontrato molte meno contrarietà da parte della popolazione e certo non avrebbe dovuto affrontare difficolta alle quali si è esposto volendo utilizzare un terreno che ancora oggi è totalmente agricolo”.

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