Un tuffo gelido nell'Oglio per scaldare i cuori di Dharma
Stamattina, domenica 22 dicembre, 30 temerari e temerarie si sono tuffati dal Ponte Romano con l’obiettivo di raccogliere fondi per i bimbi in ospedale.
Stamattina, domenica 22 dicembre, 30 temerari e temerarie si sono tuffati dal Ponte Romano con l’obiettivo di raccogliere fondi per i bimbi in ospedale.
Le Sorghe dell’Oi
Niente ferma la solidarietà, come raccontano i colleghi di Prima Brescia.it, nemmeno le acque gelide del fiume Oglio, protagoniste di un appuntamento che per Palazzolo sull'Oglio ormai è diventata una tradizione natalizia tanto attesa: il rosso infatti non può mancare sui costumi dei temerari e delle temerarie che oggi, domenica 22 dicembre, si sono tuffati dal Ponte Romano con l’obiettivo di raccogliere fondi per i bimbi in ospedale. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione organizzata dal gruppo sportivo "Le Sorghe dell’Oi" insegna come è possibile: "Scaldare un cuore anche con l’acqua gelata".
Il tuffo natalizio solidale
Stamattina, domenica 22 dicembre, ben 30 tuffatori, tra uomini e donne, hanno sfidato il gelo per questa iniziativa benefica. Presente anche l'assessore allo Sport Bruno Belotti che si è detto felice, a nome dell'amministrazione comunale, di poter autorizzare nuovamente questa iniziativa che vede al centro la solidarietà nei confronti di un'associazione che dedica tempo e coccole ai bambini ricoverati in ospedale. L'associazione è presente per tutta la durata dell'iniziativa con un banchetto per fornire ulteriori informazioni a tutti i partecipanti.
"Un tuffo per Dharma"
Questo è infatti il nuovo nome di un evento ormai entrato nel calendario di tutti i palazzolesi e non solo, dove sport, generosità, coraggio e anche un poco di follia si fondono in uno spettacolo unico. L’appuntamento è per le 11, sul Ponte Romano. Tutti i fondi raccolti in occasione dell’evento e dello spiedo di beneficenza che si è tenuto ieri, sabato 21 dicembre, verranno infatti devoluti all'associazione: "I Bambini Dharma Odv", che dal 2011 si occupa di garantire accoglienza e amorevoli cure ad alcuni bambini ricoverati negli ospedali bresciani.