Un regalo sospeso per donare un sorriso ai bimbi di Casa Chiara

Un regalo sotto l’albero anche per chi non può permetterselo. Si chiama "Regalo sospeso" ed è l’iniziativa promossa dai commercianti verdellesi con il patrocinio dell’Amministrazione comunale per rendere più bello il Natale degli ospiti di "Casa Chiara".

Il regalo sospeso dona un sorriso

La corsa ai regali da mettere sotto l’albero è iniziata già da qualche settimana, ma fino al 22 dicembre sarà possibile aderire all’iniziativa solidale che promette di regalare un sorriso a chi si trova in difficoltà. Se leggendo vi salta in mente l’abitudine partenopea del "caffè sospeso" siete sulla buona strada. L’iniziativa dei commercianti di Verdello, infatti, funziona proprio così e permette a ogni cliente del negozio aderente di acquistare dei beni da devolvere in beneficenza.
Ma non a casaccio. I beni che verranno acquistati e quindi donati verranno devoluti a «Casa Chiara», una realtà di accoglienza diurna per minori, dai 7 ai 17 anni, che si trova a Verdello.

Cosa si può regalare?

Si potrà acquistare un po’ di tutto: cartoleria, giocattoli, generi alimentari e dolci a lunga scadenza (sì, perché “Casa Chiara”, tra le tante attività, ha anche un ottimo laboratorio di dolciumi) e buoni da utilizzare nei bar del paese.
Partecipare è molto semplice: basta recarsi in uno dei negozi aderenti, chiedere quali beni hanno a disposizione per il regalo sospeso e acquistare ciò che più ci piace. Il commerciante lo terrà da parte per i ragazzi di "Casa Chiara".
Per riconoscere i negozi aderenti basterà cercare sulla vetrina il cartello dell’iniziativa. Nell’elenco si trovano i bar "Da Virgi", "Nuovo sorriso" e "Sole", le cartolerie "Donizetti 14", "La matita rossa", "Linus" e ancora "Filippi Store", "Nonsolofrutta", "Oasi del pane" e "Quel che c’è".
Altri commercianti si sono, invece, resi disponibili per pubblicizzare e sponsorizzare l’iniziativa.

Il progetto di Casa Chiara

Il progetto "Casa Chiara"», cui compartecipa l’Ambito Territoriale di Dalmine e la Cooperativa "Il Pugno Aperto", è finanziato con risorse interne dell’Associazione "Comunità Emmaus" e dal bando 2006 "Tutelare l’infanzia negata e garantire il diritto del minore alla famiglia" della Fondazione Cariplo.