La signorina Battistina Viganò avrà gli onori del Famedio
A proporre il nome della fondatrice, 70 anni fa, della Casa Albergo Maria Immacolata è stata la Giunta comunale guidata dal sindaco Fabio Ferla
Ricorrono quest'anno i 70 anni dalla fondazione della "Casa", come tutti a Calvenzano la chiamano, la Casa Albergo Maria Immacolata e la sua fondatrice, la signorina Battistina Viganò avrà gli onori del Famedio comunale. La Giunta del sindaco Fabio Ferla ha proposto il suo nome da celebrare nella ex cappella gentilizia al cimitero.
Fondò la Casa Albergo, avrà gli onori del Famedio
Iniziò la sua missione di assistenza agli anziani bisognosi di Calvenzano con poche risorse, ma con una incrollabile fede nella Provvidenza, in un appartamento in affitto in piazza Guido Paglia nel 1954. Da allora sono passati 70 anni e la sua visione è diventata una realtà concreta: la Casa Albergo Maria Immacolata onlus di via Brassolino 6, "la Casa" come è chiamata dai calvenzanesi, inaugurata nel 1958 con trenta posti letto e che quest’anno taglia il traguardo dei 70 anni e guarda al futuro forte di una tradizione di accoglienza, cura e amore per l’ospite e la comunità. La fondatrice della casa, la signorina Battistina Viganò - il 17 dicembre ricorre il giorno della sua nascita nel 1916 - riceverà gli onori del Famedio comunale al cimitero. Una lapide celebrativa a lei dedicata verrà posta all’interno della ex cappella gentilizia, donata al Comune alcuni anni fa, e si affiancherà a quelle già presenti e dedicate al "Milite Ignoto", e quelle inaugurate durante le celebrazioni del IV Novembre dedicate al partigiano Mario Ghirlandetti e a Giancesare Bornaghi, sottotenente dei Bersaglieri nel Regio Esercito, entrambi morti durante la guerra di Liberazione che l’Italia ha vissuto dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
La signorina Viganò e una missione che prosegue
La signorina Viganò è stata una colonna della solidarietà a Calvenzano e la sua visione è stata portata avanti, negli anni, da quanti hanno operato, anche come volontari, all’interno della Rsa. Nel 2016, in occasione del centenario della sua nascita, l’Amministrazione comunale fece apporre una targa in ricordo di Battistina Viganò sulla facciata dell’edificio in centro dove iniziò la sua opera con la dedica: "nell’agosto del 1954, con pochi mezzi, ma sorretta da quella incrollabile fede nella provvidenza, Battistina iniziò la missione di volontariato nell’assistenza degli anziani bisognosi del paese... Il seme dell’albero generoso fu gettato in una semplice casa d’affitto in piazza Guido Paglia". Mercoledì la Giunta comunale, guidata dal sindaco Fabio Ferla, ha condiviso la proposta di tributare l’onore del Famedio a Battistina Viganò.
"Ora toccherà alla Consulta del Famedio accogliere la proposta avanzata dalla Giunta - ha sottolineato il primo cittadino - che si fonda su un assunto. Nel 1954 la concezione di casa di riposo non esisteva ancora e questa iniziativa è partita dalla volontà di una donna, non sposata, che iniziò ospitando due anziani del paese bisognosi nella sua casa in centro. Chi più di lei, quindi, per ciò che ha creato per Calvenzano merita un riconoscimento all’interno del Famedio comunale".