Y.A.N.A. e la sua missione arrivano alle Nazioni Unite
Il presidente dell'associazione nata per la giovane donna che ha vissuto a Romano, vittima di femminicidio, era tra i relatori a Ginevra.
Il presidente dell'associazione nata per la giovane donna che ha vissuto a Romano, vittima di femminicidio, era tra i relatori a Ginevra.
Al Palazzo della Nazioni Unite
In occasione del 76° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, lunedì, al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra e la Svizzera si è svolto un evento di alto livello di due giorni a Ginevra. Tra i relatori c’era Francesco Porrello, presidente dell’associazione Y.A.N.A. You Are Not Alone ODV.
La tragedia di Yana
L’associazione è nata a gennaio dopo il brutale omicidio della giovane 23 enne ucraina Yana Malaiko. La giovane che ha vissuto insieme alla sua famiglia a Romano, è stata barbaramente assassinata a Castiglione delle Stiviere a Mantova. Il suo corpo occultato in un trolley è stato poi nascosto in un bosco e ritrovato dopo giorni di ricerche.
L'intervento a Ginevra
Francesco Porrello ha ricordato il ruolo dell’associazione che ha fondato insieme al padre di Yana Malaiko, Oleksandr, nei momenti duri dopo l’omicidio della giovane donna.
“Fin dalla sua fondazione, l’Associazione Y.A.N.A. è nata per gridare al mondo l'urgenza di combattere la violenza, di isolare chi nega la libertà e di creare reti che sostengano concretamente le vittime. - ha detto Porrello - Le vittime non hanno sesso, ogni vittima è unica, con una storia e una necessità specifica. Per questo crediamo fermamente che sia fondamentale ascoltare, assistere e sostenere in modi diversificati, andando oltre approcci standardizzati. Il nostro impegno è quello di far sentire ogni vittima non solo aiutata, ma soprattutto mai sola”.