Cologno al Serio

Riqualifica di piazza Agliardi, si affida l’appalto ma in Aula il progetto fa discutere

Un appalto da 660mila euro che prevede anche la riduzione del rischio idrogeologico e l'abbattimento delle barriere architettoniche

Riqualifica di piazza Agliardi, si affida l’appalto ma in Aula il progetto fa discutere
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Finalmente ci siamo, l’Amministrazione comunale di Cologno al Serio ha diffuso un avviso pubblico di indagine mercato per l’affidamento dei lavori di riqualifica urbana con opere di riduzione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza del sistema viario e pedonale e abbattimento barriere architettoniche di piazza Agliardi. Un appalto da 660mila euro.

Piazza Agliardi accende il dibattito

Del progetto, di cui si parla da tempo, si è discusso anche nel Consiglio comunale di venerdì scorso, durante la presentazione dell’ultima Variazione al Bilancio di previsione.

"L’Ufficio ragioneria ha aggiornato il cronoprogramma e adeguato tutti gli stanziamenti delle spese e le rilevazioni delle entrate relative al progetto di piazza Agliardi - ha esordito l’assessore al Bilancio Daniele Pezzoli illustrando il capitolo investimenti - il contributo Pnrr è stato infatti maggiore rispetto a quello previsto nella precedente Variazione di Bilancio. I lavori cominceranno nel 2025 e gran parte è stato traslato su quell’anno".

"Si parla di una riqualifica urbana ma il progetto non l’ho ancora visto - ha osservato il consigliere del centrodestra Robert Carrara (nel frattempo le planimetrie sono state pubblicate sul sito internet comunale ndr.) - sono stati effettuati scavi per ispezionare il sottosuolo ma tutti sapevamo che lì erano presenti reperti archeologici. Sarebbe interessante sapere quanto è stato speso per questi interventi che si potevano evitare".

Parole che non sono piaciute alla vicesindaca e assessore all'Urbanistica e pianificazione territoriale, ai Lavori pubblici e alla Rigenerazione urbana Giovanna Guerini.

"I soldi spesi non sono stati buttati, infatti non si tratta solo di un intervento di riqualifica urbana ma anche di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico - ha replicato - Sapevamo quello che c’era sotto la piazza ma, per realizzare delle vasche di raccolta delle acque piovane e allontanamento graduale delle medesime, è stato necessario verificare dove potevano essere collocate, in accordo con la Sovrintendenza alle Belle Arti. In passato erano stati fatti interventi forse più in superficie: quando siamo andati a scavare sono affiorate delle tubazioni che passavano sotto i resti. Oggi la Sovrintendenza è forse molto più attenta di un tempo e abbiamo affidato il controllo e la direzione dei lavori a un archeologo. Non denari sprecati dunque ma impegnati in maniera ottimale: non potevamo intervenire senza sapere cosa avremmo trovato rischiando di incorrere in un fermo cantiere, con tutto quello che ne consegue. Infatti è stato necessario modificare l’ubicazione delle vasche".

Vasche di laminazione: i dubbi di Del Carro

A questo punto però è intervenuto il capogruppo di «Cologno Concreta», Massimiliano Del Carro, molto critico sulla scelta di utilizzare le ruspe dove era nota anche la presenza di antiche tombe.

"Se è vero che il vicolo Comenduno è la via più bassa del paese, e si allaga quando ci sono le bombe d’acqua - ha osservato - se il denaro per il deposito di tubi della Snam, che in parte serviva per finanziare i lavori della piazza, è saltato, e se è stato intercettato un bando per finanziare le vasche di laminazione, immagino che abbiate voluto prendere due piccioni con una fava: mancando le risorse si è deciso di posare le vasche sotto la piazza che si è promesso all’opinione pubblica di rifare, anche se sarebbe più opportuno farlo altrove, come in piazza Cavour".

Una stilettata velenosa, che il consigliere ha fatto seguire da un ragionamento che ha sollevato dubbi sulla bontà della scelta.

"Come si può pensare di intercettare l’acqua che viene dalla Rocca con vasche poste nella parte più alta del paese? - ha domandato - Non sono né un geologo né un tecnico ma credo che serviranno delle pompe per portare l’acqua in piazza Agliardi".

Osservazione a cui ha risposto ancora Guerini.

"Abbiamo affidato l’incarico a un’ingegnere idraulico che ha fatto una verifica delle livellette (tratti a pendenza costante ndr.) e ha ritenuto di posare le vasche in piazza Agliardi - ha ribattuto - Il contributo ricevuto è per porre rimedio al rischio idrogeologico, l’allagamento in vicolo Comenduno è un problema annoso. Piazza Cavour non è oggetto di intervento, lo effettuiamo dove è stato previsto dallo studio del tecnico. Non ci saranno pompe. Il progetto verrà approvato in settimana in Giunta, se i consiglieri vogliono vederlo nessun problema".

Messa al voto la Variazione, il centrodestra e "Cologno Concreta" si sono astenuti.

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