Entrano in caseificio e fanno razzia, rubate oltre 750 forme di taleggio
Entrano in caseificio e rubano taleggio e formaggelle: banda di ladri in azione a Pontirolo nella notte tra martedì e mercoledì.
Rubano taleggio e altri formaggi per un valore di trentamila euro entrando dal retro nella cella della stagionatura, grave danno per il caseificio Invernizzi di Pontirolo Nuovo.
Un furgone pieno di formaggi
Il colpo, rocambolesco, è stato portato a termine da una banda di probabilmente almeno quattro o cinque individui, entrati in azione nella notte tra martedì e mercoledì. Secondo quanto ricostruito, i malviventi sono arrivati dal retro dell’attività commerciale della famiglia Invernizzi, in via Deledda. Da lì hanno tagliato la catena del cancello sul retro, l’hanno aperto e hanno avuto accesso al magazzino e alla cella della stagionatura. Qui erano conservati prodotti di vario genere, dal Taleggio Dop alle formaggelle, presi in gran quantità dai ladri, che hanno posteggiato un furgone proprio nei pressi di un terrazzo posto alla giusta altezza per facilitare il carico della merce. Il bottino? Oltre 750 forme di taleggio, più svariate altre formaggelle, per un valore complessivo di 30mila euro, soggetto però a repentina svalutazione, dato che si tratta di prodotti freschi e facilmente deperibili, che vanno conservati in frigorifero.
Purtroppo, dal momento in cui oltrepassano il cancello per noi sono persi – ha dichiarato il titolare del caseificio, Franco Invernizzi – Sono prodotti delicati e soggetti a stringenti normative sanitarie: se non possiamo controllare l’intera filiera, non possiamo venderli così a cuor leggero. Non sono una borsa, che basta lavarla e si può riutilizzare. E’ cibo, e non possiamo rischiare.
A stupire Franco, più che l’entità del danno subito, sono però due dati: "Il primo è che ci hanno rubato sì il taleggio, ma anche formaggelle, che sono ritenuti formaggi più “umili”, di minor valore rispetto a formaggi stagionati che sono anche più facili da conservare – ha commentato – Però principalmente mi ha colpito l’operosità di queste persone: caricare una tale quantità di merce, a mano e di notte, è un lavoro lungo e faticoso, che richiede parecchio tempo. Bisogna riconoscere loro che si son dati da fare: se lavorassero onestamente, oserei dire che sarebbero da assumere".
Indagini in corso
Quel che è poco chiaro anche per la famiglia Invernizzi, è infatti come sia stato possibile che i ladri abbiano agito indisturbati tanto a lungo: solo poco prima delle due di notte, quando il loro “lavoro” era ormai pressocché concluso, è stato dato l’allarme, e solo grazie a coloro che abitano vicino allo stabile. "Non dichiaro nulla, le indagini sono in corso" si è limitato a commentare il titolare circa il mancato intervento di sorveglianza o la mancata entrata in funzione dell’allarme. Sull’accaduto, del resto, stanno indagando i carabinieri della compagnia di Treviglio e del comando di Fara Gera d’Adda, con la speranza di risalire alla banda che ha architettato e messo a segno il colpo.