Alla Same di Treviglio produzione ferma per un mese e mezzo
Da oggi e sino al 21 dicembre 2024 dipendenti in Cassa integrazione, prima delle due settimane di vacanze natalizie
Produzione ferma per un mese e mezzo alla Same di Treviglio e cassa integrazione per i dipendenti.
Same: stop alla produzione
Ancora manca la comunicazione ufficiale dell’azienda, ma appare ormai certo quello che si vocifera da diverse settimane. Oggi, venerdì 29 novembre 2024, sarà l’ultimo giorno per i dipendenti dei reparti di produzione della Same. I lavoratori saranno messi in cassa integrazione dal 2 al 21 dicembre, quando scatteranno le tradizionali ferie natalizie. Dopodiché altri quattro giorni di Cassa integrazione e poi, dal 13 gennaio, lo stabilimento dovrebbe, è la speranza di dipendenti e sindacati, ripartire.
Crisi anche nello stabilimento in Croazia
La multinazionale del trattore Same non è nuova a lunghe "pause" a ridossi della fine dell’anno. Ma stavolta la chiusura sarà più lunga del solito. Nel frattempo, arrivano notizie non buone dall’altra parte del Mar Adriatico: lo stabilimento di Zupanja, in Croazia, che conta circa 170 dipendenti, ha infatti terminato la produzione di mietitrebbiatrici alla fine di ottobre e, dall’anno prossimo, dovrebbe cessare anche quella di componenti a servizio del gruppo. Un altro segnale di preoccupazione, che investe anche il quartier generale di Treviglio e i suoi oltre 1200 dipendenti.
Gli ottimi numeri di sei mesi fa
E pensare che nemmeno sei mesi fa, Same aveva presentato i risultati dell’esercizio 2023 più che incoraggianti: un fatturato di oltre due miliardi di euro, in aumento del 12,6% rispetto al 2022, e un Ebitda (ovvero l’utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) al 15,9% pari a 322 milioni di euro. Nella stessa occasione, però, l’Amministratore Delegato Lodovico Bussolati aveva comunque annunciato una flessione in corso, prevedendo un calo del fatturato tra il 20 e il 25%, e una ripresa nei primi mesi del 2025. Una previsione che, vista anche la super chiusura tra dicembre e gennaio, ora appare sicuramente posticipata di qualche mese.
Crisi generalizzata
Una "crisi", quella del Gruppo Same, che è comunque generalizzata. I numeri certificano un significativo calo del fatturato delle imprese nel 2023, rispetto all'anno precedente. Un effetto diretto del progressivo raffreddamento della domanda e degli scambi mondiali. Un effetto che colpisce anche la Piattaforma manifatturiera d'Europa, e cioè delle economie bresciane e bergamasche analizzate come un'unica entità dalle due Confindustrie provinciali. E che, come già anticipato da diversi diversi studi, si propaga anche sull'anno in corso. In termini generali, il fatturato complessivo dovrebbe scendere, rispetto al 2023, del 4% circa; il valore aggiunto dell’8% e il Margine Operativo Lordo dell’11%. In contrapposizione, il “sentiment” è positivo per quanto riguarda il 2025, perché circa nel 70% dei casi vengono segnalati un fatturato ed una marginalità in crescita rispetto al 2024. Osservando la distribuzione geografica del fatturato 2024, le perdite più consistenti, e che interessano il maggior numero dei gruppi industriali analizzati, riguardano la Germania (i tre quarti dei gruppi ha riscontrato perdite, e un terzo oltre il 10%) e l’Europa nel suo complesso, l’Africa centromeridionale e la Cina.