Reperti archeologici negli scavi della piazza, cantiere riaperto dopo lo stop
I ritrovamenti risalgono a sei settimane fa. Gli archeologi della Soprintendenza li hanno prelevati per studiarli e stendere una relazione
Durante i lavori di riqualificazione di piazza San Giovanni, dagli scavi sul lato sud della chiesa parrocchiale sono emersi reperti archeologici che hanno bloccato per alcune settimane il cantiere. L'intervento della Soprintendenza ha permesso di recuperare e mettere al sicuro i reperti e da lunedì scorso i lavori hanno potuto riprendere.
Piazza San Giovanni, dagli scavi reperti archeologici
Il maxi cantiere per la riqualificazione del centro storico di Fornovo, in piazza San Giovanni, da lunedì è ripartito dopo circa sei settimane di stop. Un ritardo, questa volta, non dovuto a intoppi sui lavori del cantiere per il secondo lotto di intervento. Durante gli scavi per la rimozione della pavimentazione in pietre sul lato sud della chiesa parrocchiale, infatti, sono venuti alla luce alcuni reperti archeologici per la valutazione dei quali è stata interpellata la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Brescia che è competente anche sul territorio bergamasco.
"I ritrovamenti nel cantiere aperto sul lato sud della nostra chiesa parrocchiale risalgono a sei settimane fa circa - ha spiegato il sindaco Fabio Carminati -. Del fatto abbiamo subito informato la Soprintendenza che, ovviamente, ci ha imposto di non divulgare subito la notizia per non correre il rischio di esporre l’area cantiere alle “visite” dei cosiddetti cacciatori di tesori. I lavori che erano in corso sono stati bloccati per consentire l’intervento degli archeologi incaricati dalla Soprintendenza per valutare i manufatti emersi già dai primi scavi superficiali. Sono stati ritrovati dei muretti, risalenti all’epoca Medievale proprio in prossimità dei muri esterni della chiesa. Poi, scavando per circa un metro e mezzo sotto il livello terra, gli archeologi hanno ritrovato altri reperti, tra cui anche dei cocci d’anfora, che sono stati prelevati dalla Soprintendenza al fine di studiarli per poi redigere una pubblicazione. Per quanto riguarda i muretti, invece, eravamo pronti a collaborare con la Soprintendenza nel caso chi venisse chiesto di valorizzarli, ma non sono stati ritenuti di interesse archeologico".
Il secondo lotto dei lavori è ripartito
Trascorse, quindi, circa sei settimane di stop da lunedì il cantiere della piazza è potuto ripartire.
"Sul lato sud della chiesa, così come è stato fatto davanti al sagrato e sul lato nord è stata già rimossa la vecchia pavimentazione in sassi - ha proseguito il primo cittadino di Fornovo -. Verranno abbattute le barriere architettoniche, rendendo anche quella parte di piazza totalmente pedonale (al termine della riqualificazione verranno tolti gli stalli di sosta sia sul lato chiesa che sul lato oratorio, ndr), il fondo verrà spianato per permettere la gettata. L’area verrà poi verrà piantumata come previsto nel progetto e acquisteremo i nuovi arredi urbani. La posa della nuova pavimentazione che sarà omogenea con il resto della piazza, utilizzando anche qui lastroni di marmo e porfido, verrà fatta a partire dal mese di febbraio quando le condizioni meteo, si spera, saranno meno rigide".
Il secondo lotto, poi, si concluderà con il rifacimento del tratto di piazza davanti al Municipio.
"Chiuso il secondo lotto - ha concluso il sindaco Carminati - del progetto complessivo di riqualificazione del centro storico di Fornovo, resteranno da realizzare il terzo e il quarto lotto. Interventi che partiranno dal 2027 quando ci sarà la “migrazione” delle scuole nel nuovo Campus in via Caravaggio e lo spostamento degli uffici comunali nell’attuale plesso scolastico".