Romano

"Non chiamatemi morbo": immagini interattive con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa

La mostra sul Parkinson sarà allestita presso la Rocca Viscontea di Romano da venerdì 29 novembre a lunedì 2 dicembre.

"Non chiamatemi morbo": immagini interattive con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa
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La mostra sul Parkinson sarà allestita presso la Rocca Viscontea di Romano da venerdì 29 novembre a lunedì 2 dicembre.

Le voci guida di Claudio Bisio e Lella Costa

L’allestimento presenterà una selezione di fotografie interattive che mostreranno al visitatore i volti di alcuni malati di Parkinson e loro caregiver, personaggi più o meno noti che a un certo punto del loro percorso hanno incontrato la malattia e hanno iniziato a confrontarsi con essa. La mostra "Non Chiamatemi Morbo" è nata da un’idea di Giangi Milesi e Marco Guido Salvi e vede la collaborazione di Giovanni Diffidenti per le fotografie, di Roberto Caselli per i testi e dei noti attori Claudio Bisio e Lella Costa, che hanno prestato le loro voci per raccontare la storia dei soggetti ritratti. La caratteristica particolare di questa mostra è, infatti, la possibilità per il pubblico di osservare le immagini e, al contempo, ascoltare il racconto della storia di quel soggetto con gli occhi di "Mr e Mrs Parkinson", interpretati da Bisio e Costa. Per far ciò il visitatore potrà scaricare facilmente sul proprio smartphone l’app gratuita "NonChiamatemiMorbo" e tramite essa inquadrare i qr-code presenti sulle immagini (è consigliabile portare delle cuffie auricolari).

L'evento di inaugurazione

In occasione dell’inaugurazione, venerdì 29 novembre alle 18.30, interverranno Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia, Fabrizio Pisano, direttore del centro V.A.M.P. (Valutazione e Assistenza Multispecialistica Parkinson) del Policlinico San Marco di Zingonia, e Mario Ferrandi, referente della sezione Trevigliese di A.I.P. (Associazione Italiana Parkinsoniani) Bergamo. I relatori affronteranno il tema della centralità della persona nella Malattia di Parkinson. La mostra nasce infatti con l’obiettivo di riflettere sul concetto di stigma, cioè di quell’atteggiamento diffuso che identifica la persona con malattia di Parkinson come diversa, a partire dall’utilizzo della parola morbo anziché malattia nel definire la patologia. L’evento vuole quindi promuovere conoscenza e consapevolezza sulla malattia a partire dalla condivisione delle storie di chi la vive in prima persona.

La rete degli organizzatori

La mostra è un’iniziativa del progetto Parkinson Network in collaborazione con Caregiver Bergamo. La tappa romanese della mostra, con il patrocinio del Comune di Romano, è stata resa possibile grazie a «Parkinson Network», un progetto dedicato alle persone con Parkinson e ai loro caregiver nella bassa bergamasca. Il progetto è realizzato da «Cum Sortis, il consorzio delle cooperative sociali della bassa bergamasca, in partenariato con Parkinson Italia e V.A.M.P., ed è realizzato con il contributo di Fondazione Comunità Bergamasca e con il sostegno di Tenaris Dalmine e Fondazione Emilio Lombardini. L’iniziativa, inoltre, si inserisce nel progetto «Caregiver Bergamo. Accanto a chi si prende cura»: promosso da ATS Bergamo, il Collegio dei Sindaci, i 14 Ambiti Territoriali Sociali e con numerosi enti del territorio, promuove un’attenzione specifica ai caregiver bergamaschi attraverso azioni mirate che ne supportino il compito di cura. . La mostra sarà ad ingresso gratuito. Nei giorni successivi all’inaugurazione e fino a lunedì 2 dicembre sarà possibile visitare la mostra dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.

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