"I gatti di Anna" lancia l'appello: "Servono più volontari e risorse"
Grazie a Teaming, con solo un euro di donazione al mese, potrebbero risanare i debiti e ripartire con nuovo slancio
C’è un cascinale, lungo la Provinciale Francesca, dove i gatti meno fortunati possono trovare accoglienza e - questa è la speranza - una nuova famiglia e una nuova occasione per vivere. E’ il rifugio gestito dall’associazione "I gatti di Anna", una realtà attiva sul territorio dal 2012, avviata da Anna Ubiali e gestita, oggi, da poco più di una decina di volontari.
"I gatti di Anna" cerca volontari
Troppo pochi per far fronte alla sempre più alta richiesta di intervento per soccorrere gatti feriti o malati e prendersi cura delle colonie feline: ventotto quelle di cui Anna si prende cura ogni giorno per un totale di circa 360 gatti.
"Mi occupo di sfamare le colonie e di controllare le condizioni dei gatti - ha spiegato Anna - il percorso è lungo: si passa da Martinengo, Ghisalba, Cologno, Urgnano, Spirano, Pognano, Lurano, Verdello, Verdellino, Zingonia, Ciserano, Osio Sotto e Boltiere. Mi prende molto tempo ed energie ed è difficile riuscire a occuparsi di tutto. Per questo siamo sempre in cerca di nuovi volontari, anche giovani che ci aiutino con la parte comunicativa sui social e sul web".
"I gatti di Anna", infatti, ha da tempo una pagina Facebook molto seguita dove vengono condivisi gli annunci per i gattini presenti in rifugio e le tante iniziative dell’associazione. Siamo andati a trovare Anna nel cascinale che si trova a Verdello poco più avanti dell’ormai abbandonato centro commerciale "La Francesca", subito dopo la Trattoria della Cascina Bolsa. Anna ci accoglie circondata dai suoi gatti, accomodati tra cucce e "tira graffi".
Un amore smisurato per i suoi a-mici
Vuole parlarci di loro, dei suoi piccoli amici e la sua emozione traspare tutta. La passione con cui aiuta questi animali e la preoccupazione per una situazione economica e di risorse umane sempre più al limite.
"In questo momento nel rifugio ci sono una settantina di gatti - ci spiega - ci occupiamo di loro, pensiamo alla sterilizzazione, alle vaccinazioni, al microchip, oltre che al loro sostentamento".
Mentre parla fa capolino anche "Thor", un bellissimo gattone di 13 anni, di un grigio meraviglioso. Si avvicina, ma è più interessato alla ciotola con l’acqua.
Anna lo guarda e racconta: "lui, ad esempio, l’ho salvato dalla morte, lo volevano sopprimere dopo che era stato trovato ferito in modo molto grave: qualcuno aveva tentato di impiccarlo e lui, invece, ce l’ha fatta".
Una vittoria, una delle tante ma con enormi sacrifici quotidiani. Poi ci accompagna in un altra stanza dove a riposare nelle cucce ci sono dei gattini che non hanno più di 40 giorni.
"Hanno tutti il glaucoma - ha spiegato e i loro occhietti mostrano tutta la sofferenza - li stiamo curando perché ora sono troppo piccoli per poter essere operati, devono resistere e rinforzarsi".
Ci muoviamo senza disturbarli troppo sempre seguiti da "Marylin", una bellissima gatta dagli occhi verdi con problemi d’udito, ma una dolcezza disarmante. In un locale separato, invece, ci sono quelli più "selvatici", uno arriva addirittura da un’isola greca dove sarebbe morto, abbandonato a se stesso, insieme a molti altri.
"Ha fatto un lungo viaggio, via mare e poi in aereo - aggiunge Anna - ha bisogno ancora di tempo per adattarsi, ma noi non molliamo. Però, abbiamo bisogno di aiuto, di nuove forze, di persone che amano gli animali e che vogliono dare il loro contributo".
Un tetto da rifare per 150mila euro
Aiutare questi gattini, preoccupandosi di ogni aspetto non richiede solo tanto impegno ma anche tanti soldi. Soldi che l’associazione fa sempre più fatica a raccogliere attraverso le donazioni.
"Le spese sono molte - ha spiegato Anna - il cascinale è vecchio, il tetto ormai è da rifare ma servirebbero 150mila euro che oggi non abbiamo".
L'emergenza parvovirosi costata 22mila euro
Anzi, l’associazione sta cercando di raccogliere abbastanza fondi per saldare il costo di un intervento imponente che, quest’estate ha portato al ricovero di circa 35 gatti.
"C’è stata un’epidemia di parvovirosi e molti gattini non ce l’hanno fatta mentre per altri è stato necessario il ricovero - ha raccontato - li abbiamo trasportati con un’ambulanza a pagamento in diverse cliniche sparse tra Monza, Milano, Lodi, Bergamo e Crema sobbarcandoci tutte le spese che sono arrivate a 22mila euro. I costi che abbiamo dovuto sostenere per tentare di salvare la vita di più gattini possibile sono esorbitanti. Cliniche, ambulanze e farmaci hanno prosciugato ormai ogni nostra risorsa".
Per questo l’associazione ha lanciato nei mesi scorsi - ma è ancora attiva ed è possibile donare cliccando qui - una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, "Emergenza parvo aiutaci a pagare le cliniche", per cercare di saldare il dovuto.
"La situazione è critica sotto ogni punto di vista, anche le donazioni di cibo sono sempre più scarse, per non parlare del costo dei medicinali - ha proseguito Anna - Ora, per Natale, organizzeremo magari qualche bancarella per vendere pensierini natalizi e addobbi, speriamo in una buona partecipazione".
"Basterebbe un euro al mese da parte dei nostri 57mila follower"
Eppure uno strumento per riuscire non a sopravvivere, ma addirittura a migliorare e aumentare il servizio c’è e l’associazione lo sta sperimentato da un paio d’anni.
"Si chiama Teaming ed è un piattaforma totalmente sicura e trasparente che consente di donare in modo automatico un euro al mese - ha spiegato Anna - Un euro: è una cifra che tutti potrebbero sostenere. La nostra pagina Facebook ha 57mila follower, se tutti donassero un euro al mese avremmo risolto tutti i nostri problemi. Invece, forse per paura sono in pochi ad averla sottoscritta, arriviamo sì e no a 200 euro al mese".
Teaming nasce, infatti, dall’idea che non è possibile fare molto se siamo soli, ma se ci uniamo possiamo raggiungere grandi risultati. A partire da questa idea la Fondazione Teaming ha creato la piattaforma www.teaming.net, lanciata nel 2012. Uno strumento grazie a cui, qualsiasi persona, ente o azienda, può raccogliere fondi da destinare ad una causa sociale. Non ha costi né commissioni e può essere utilizzata solo per sostenere cause sociali senza scopo di lucro.