Scritte antisemite, nel mirino anche il sindaco che replica a tono
Il primo cittadino in una nota ha condannato l'episodio: "Chi ha scritto sul muro quella frase è mosso solo dall’odio non dalla voglia di pace"
Scritte antisemite sono apparse oggi, lunedì 18 novembre, sui muri all'angolo di via Bertolazzi a Rivolta d'Adda. Nel mirino Israele, ma non solo. E' stato tirato di mezzo anche il sindaco Giovanni Sgroi additato come "ebreo" dagli anonimi autori delle vergognose frasi. Il primo cittadino ha risposto a tono con una lettera.
Scritte antisemite sui muri, la replica del sindaco Sgroi
Il primo cittadino di Rivolta D'Adda Giovanni Sgroi ha replicato a tono agli autori delle scritte antisemite apparse sui muri del paese.
"Stamani in paese a Rivolta d’Adda nel solito angolo del muro di via Bertolazzi è comparsa una vergognosa scritta antisemita in lingua inglese che, tradotta letteralmente, dice: “IL MONDO È MIGLIORE SENZA ISRAELE”. Accanto, in italiano, “SGROI EBREO”. Ora al di là dell’incomprensibile accostamento, sono sinceramente sconcertato non dalla scritta nei miei confronti, ma da quella che auspica la distruzione di un paese sovrano, democratico, patria di un popolo che rappresenta nella storia una icona della sofferenza. Sconcertato perché anche nella nostra comunità si è insinuato il veleno dell’odio antisemita - ha scritto il sindaco in una nota -. La nostra comunità ha sempre dimostrato grande attenzione e sensibilità alle tragedie che avvengono anche lontano da noi. Ci sentiamo particolarmente vicini a tutte le popolazioni martoriate dalle guerre ed in questo momento, particolarmente, alla sofferenza del popolo palestinese. Un popolo, questo, che ha il diritto di vivere come l’altro, quello israelita. Volerne distruggere uno vuol dire volere ancora guerra, odio e sofferenza".
Secondo il sindaco di Rivolta chi ha scritto quelle frasi è mosso solo dell'odio.
"Per questo chi ha scritto sul muro quella frase è mosso solo dall’odio non dalla voglia di pace, e noi sappiamo quanta violenza è nascosta sotto false spoglie. La comunità rivoltana rifiuta questa violenza e questo odio ed abbraccia invece la tolleranza ed il desiderio di pace - ha proseguito il primo cittadino -. Essere con gli ebrei non vuol dire condividere le politiche dei suoi governanti, così come essere con i palestinesi non vuol dire condivide il terrorismo di Hamas. Per questo non vorrei cancellare dal muro la definizione che hanno dato di me (Sgroi ebreo), che di per sè per me non è un insulto, ma piuttosto aggiungere alla scritta qualcos’altro, affinché la scritta sia “SGROI EBREO E PALESTINESE”".
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