"Le Belle storie di Treviglio": Fabbrucci racconta la città dai Promessi sposi alla Grande Guerra

E’ ufficialmente in vendita nelle edicole della città, l’ultima fatica editoriale (è la quinta pubblicazione) del giornalista Roberto Fabbrucci: il libro "Le belle storie di Treviglio".

L'ultimo libro di Fabbrucci

Un libro che esplora un periodo della storia della città, che va dall’epoca dei "Promessi Sposi" fino alla Prima Guerra Mondiale. E che si propone di essere il primo capitolo di una serie di volumi sulla storia trevigliese.

"Rappresenta non solo un approfondimento del nostro passato, ma anche il prologo potenziale a una serie di narrazioni che potrebbero continuare a esplorare la ricca storia e le trasformazioni della città - ha sottolineato Fabbrucci - Salute ed età permettendo, l’intenzione è infatti quella di estendere ulteriormente quest’opera, proponendo nuovi libri che racconteranno altre belle storie di Treviglio".

Aneddotti e "chicche"

Nel libro si parla di aneddoti e di vere e proprie chicche storiche: dai riferimenti a personaggi e luoghi manzoniani, alla presenza in città, per il suo matrimonio civile con Rachele Guidi, di Benito Mussolini, all’epoca socialista e lontano dalle idee fascista. Si parla anche della Geromina come villaggio operaio modello al pari della più nota Crespi d’Adda e di Ercole Brusadelli, patron della filanda che morì di crepacuore dopo un tentativo di estorsione da parte di dipendenti partigiani. E infine si parla di Tommaso Grossi, storico sindaco di Treviglio, a cui è dedicato il libro. "Se lo merita, è stato il migliore che la città abbia mai avuto", ha concluso Fabbrucci.

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