Il Comune lancia la campagna anti violenza
A Fontanella una serie di iniziative che invitano a "guardare oltre" le apparenze e a riconoscere i segnali di disagio.
A Fontanella una serie di iniziative che invitano a "guardare oltre" le apparenze e a riconoscere i segnali di disagio.
Sensibilizzare al cambiamento
La violenza contro le donne è un tema di cruciale importanza per l’amministrazione del comune di Fontanella, e dell’assessore ai servizi sociali, che si impegna costantemente a fornire supporto a chi subisce abusi di genere. Quanti sono i casi di violenza che ancora emergono dai media? E quanti femminicidi restano nascosti, senza spazio nelle notizie, pur continuando a segnare profondamente il nostro territorio? La violenza sulle donne è spesso un fenomeno silenzioso, che si svolge lontano dagli occhi della società, ma che lascia tracce evidenti a chi sa osservare. In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Comune di Fontanella ha messo in campo due eventi significativi, accompagnati da una campagna di sensibilizzazione mirata, sia online che offline.
Gli eventi programmati dal Comune
Il 22 novembre, alle ore 21, presso la sala consiliare, si terrà una conferenza dal titolo: "Codice Rosso: Prevenire, Riconoscere, Sostenere". L’incontro vedrà la partecipazione dell’avvocato Nadia Patrizi, dello psicologo Vittorio Serpieri e dell’esperto in sicurezza Sergio De Santis, che approfondiranno gli aspetti legali, psicologici e pratici per affrontare il fenomeno della violenza. Un appuntamento importante per stimolare una riflessione collettiva e un impegno concreto nella prevenzione e nel sostegno alle vittime. Il 23 novembre, grazie alla collaborazione con la Polisportiva, avrà luogo un evento sportivo significativo: il torneo "Schiacciamo la Violenza", organizzato dalla A.S.D. Aurora. L’obiettivo del torneo è raccogliere fondi a favore della cooperativa sociale Sirio e della Rete Antiviolenza, supportando così i servizi di assistenza alle donne vittime di violenza. L’iniziativa mira a sensibilizzare anche attraverso il coinvolgimento diretto della comunità locale. Dal 18 novembre, inoltre, sarà visibile sui social e presso il comune la campagna di sensibilizzazione promossa dai servizi sociali.
"La campagna si fonda su un potente storytelling visivo, che invita a “guardare oltre” le apparenze e a riconoscere i segnali di disagio, anche quando non sono espliciti. - ha detto l’assessore Stefania Piccardo - La violenza contro le donne è spesso invisibile e, attraverso immagini simboliche, si vuole richiamare l’attenzione su dettagli che potrebbero passare inosservati. Quest'ultimi, come un abbigliamento fuori stagione o accessori che coprono segni fisici, sono metafore visive del dolore nascosto che molte donne vivono in silenzio".
La campagna chiede esplicitamente al pubblico: "Cosa c’è di strano?".
Una domanda semplice, ma che spinge a riflettere, a cercare l’anomalia in ciò che sembra normale. Questo invito a guardare oltre le apparenze diventa un invito a riconoscere i segnali di violenza anche nella vita quotidiana. Come lo spettatore si ferma a osservare l’immagine per scoprire cosa non va, così dovrebbe fare nella realtà, non ignorando mai i segnali che potrebbero nascondere situazioni gravi.
"Il messaggio è chiaro: la violenza sulle donne è un problema che si nasconde dietro piccole cose, che spesso non vediamo o non vogliamo vedere. - ha detto l’assessore Stefania Piccardo - Attraverso un uso consapevole delle immagini, la campagna mira a stabilire una connessione emotiva con il pubblico, invitandolo a prestare attenzione ai dettagli che possono rivelare il disagio e la sofferenza. L’ultima immagine della campagna, seppur crudele, è un ulteriore richiamo all’urgenza di non ignorare i segnali. La violenza non può rimanere nascosta, e se una donna non riesce a denunciare, chi le sta accanto ha il dovere di farlo, prima che sia troppo tardi. Le varie iniziative, in conclusione, non si limitano a sensibilizzare, ma puntano a creare una consapevolezza profonda, duratura e condivisa, per costruire una comunità che non chiuda gli occhi di fronte alla violenza, ma che sia pronta a intervenire".
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