Ladri scatenati, sei assalti in un weekend
Fori nei serramenti, vetri rotti e federe usate come sacchi per raccogliere il bottino fatto di monili d'oro e gioielli di famiglia
Basella nel mirino dei ladri. Nell’ultimo weekend raffica di furti ad opera di una banda di quattro individui che in almeno due casi se ne sono andati con un bottino di monili e gioielli di famiglia.
Gioielli infilati nelle federe dei cuscini
Un fine settimana da incubo quello che hanno vissuto tra l'8 e il 10 novembre i residenti della frazione di Urgnano, vittime delle incursioni di malviventi professionisti, che si sono intrufolati in diverse abitazioni, passando per lo più dai campi.
La prima a fare le spese delle scorribande dei ladri è stata la famiglia Chiappini, residente in via Casone.
"Venerdì 8 novembre, intorno alle 19, mia sorella Melissa era appena tornata dall’ospedale dove è ricoverato il marito e ha visto la tapparella della finestra del bagno al piano terra alzata e il vetro rotto - ha raccontato lunedì il fratello Eugenio - Mia madre, che vive al primo piano, aveva sentito un tonfo, ma non ci aveva fatto caso. Una volta in casa hanno messo a soqquadro le due camere da letto e, prese tre federe dei cuscini, le hanno usate come sacchi per portarsi via orecchini d’oro e altri monili, più che altro ricordi di famiglia, oltre a cornici d’argento".
"Hanno distrutto la camera da letto e deturpato la mia intimità"
Domenica pomeriggio, invece, la banda ha preso d’assalto la villa della dottoressa Silvia Bonfadini, residente in via Frà Galgario.
"Hanno deturpato la mia intimità - ha detto sconsolata - sono entrati intorno alle 17-17.30, eravamo usciti giusto un’oretta. Hanno scavalcato il muro di cinta e poi, forse scalando i canali pluviali dove sono rimaste tracce di fango, hanno raggiunto il balcone al primo piano, quindi hanno forzato la finestra della stanza da letto e buttato in aria tutto".
La villa è provvista di antifurto, che è scattato mettendo in fuga i malfattori.
"Quando siamo arrivati a casa erano già scappati, portandosi via tutto quello che hanno trovato: gioielli e ricordi di famiglia - ha concluso - In quattro minuti hanno distrutto la camera".
Tapparella tenuta sollevata con due pezzi di legno
Non contenti, i manigoldi sono tornati a far danni in serata.
"Domenica, intorno alle 19.30, sono entrati nell’appartamento di mia suocera, al piano terra, che è disabitato - ha spiegato Doriana Perini, residente in via Tasso, ancora scossa per l’accaduto - hanno sollevato la tapparella di una finestra, ci hanno infilato sotto due pezzi di ramo per tenerla sollevata e hanno praticato un forellino all’altezza della maniglia, poi hanno rotto il vetro. Io e mio marito, che viviamo al primo piano, stavamo mangiando una pizza quando abbiamo sentito un tonfo: a quel punto siamo scesi a vedere quello che stava succedendo e forse i malviventi ci hanno sentito, perché sono scappati. Abbiamo trovato segni di scasso anche nella porta d’ingresso dell’appartamento che dà sulle scale: due forellini. Lì per lì ho urlato spaventata, e così sono accorsi anche altri miei parenti e un vicino, che sono usciti con la pila per cercarli, ma non c’era più nessuno. Sono di certo passati dai vicini campi perché c’erano tracce di fango per terra".
Subito dopo la banda è andata a «far visita» a due famiglie in via San Paolo della Croce.
Fori nei serramenti
"Sono venuti qui al mio capannone, scavalcando la recinzione, ma non sono riusciti a portare via nulla - ha affermato Attilio Del Carro - poi hanno raggiunto la casa di mia figlia Roberta, che abita poco lontano: sono saliti al primo piano e hanno praticato un forellino all’altezza della maniglia di una finestra della camera da letto. Per fortuna mio genero stava salendo dalle scale e se ne sono andati senza portar via nulla. So che invece nella villetta accanto sono riusciti ad entrare e hanno rubato».
"Uno aveva una torcia sulla fronte"
Non ancora soddisfatti, i furfanti si sono diretti in via Alla Cascina Zanchi e passando dai campi hanno scavalcato la recinzione del giardino di una villa familiare e si sono messi di nuovo "al lavoro".
"Ero appena arrivata da una festa di battesimo e poco prima delle 20.30 ho sentito dei rumori - ha spiegato Simona Riva - ho aperto la griglia delle portafinestra ma non ho visto nessuno, però mi è parso di sentire qualcuno che correva nel campo vicino. A quel punto ho capito che c’erano i ladri e mi sono messa a gridare a squarciagola".
Accanto alla donna abitano anche i genitori, la figlia e il fratello, che ha un impianto di videosorveglianza che ha ripreso la banda.
"Dalle immagini si vede uno di loro appoggiato alla griglia della portafinestra della mia cucina per ascoltarci - ha continuato - poi avanza e fa segno ad altri due complici di raggiungerlo. Probabilmente, sapendo che avrebbero fatto rumore, si sono spostati più in là e hanno preso a scassinare un’altra griglia. Ma quando poi sono uscita sono scappati. Dal filmato sembra che siano in quattro, il primo con la torcia sulla fronte. Un secondo complice si è avvicinato al lampioncino del giardino per svitare la lampadina, e riappoggiarla in modo che non si notasse. Un terzo faceva da 'palo'. Tutti avevano il cappuccio della felpa sulla testa. Non ci è rimasto altro da fare che segnalare l’accaduto ai carabinieri e lo abbiamo fatto anche in un gruppo WhatsApp del paese. Credo che prima di tentare il colpo fossero passati a fare un sopralluogo perché giorni fa avevamo notato la recinzione piegata in due punti ma non ci avevamo dato peso. Ci sono anche tracce di fango".
Il sindaco: "Le telecamere ci sono ma sulle vie princiali"
Un tour di Basella a scopo di furto quello dei soliti ignoti, che ha messo in subbuglio la frazione.
"Le telecamere comunali ci sono - ha commentato il sindaco Marco Gastoldi - ma ovviamente sono posizionate sulle vie principali. La nostra caserma dei carabinieri è ben dimensionata per il territorio, ma la notte in servizio c’è il Nucleo Radiomobile, che non può essere ovunque. La Polizia locale dal canto suo è in servizio fino alle 20. Gli agenti sono sei, il comandante, l’impiegato amministrativo e quattro unità operative sulla strada. A breve dovremmo assumere il quinto e l’obiettivo sarebbe arrivare a sei entro il 2025, sempre che la normativa nazionale relativa alle assunzioni negli enti pubblici non cambi".
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