Nel centro storico cittadino chiudono i battenti altre tre attività commerciali
L’agenzia "Servizi Immobiliari" ha già cessato, mentre il negozio di articoli regalo e casalinghi "Charis" e quello di "Frutta e Verdura Granelli Ornella" lo faranno entro fine anno
A Caravaggio anche quest’anno porterà via con sé esercizi commerciali che abbassano la serranda per non rialzarla più. Come l’anno scorso e l’"emorragia" va avanti da anni.
In centro entro fine anno altre attività commerciali chiudono
Se l’agenzia "Servizi Immobiliari" di via Roma, che ha già chiuso, non può definirsi un’attività storica o comunque che nel cuore dei caravaggini si è ritagliata uno spazio dopo diversi decenni di attività, così non si può dire lo stesso per il negozio di articoli regalo e casalinghi "Charis", in via Cavour, e quello di "Frutta e Verdura Granelli Ornella", in via Polidoro Caldara.
"Senza mio marito non ce la faccio"
Il primo ha subito un duro colpo con l’improvvisa morte di uno dei titolari, Michele Papadakis, mancato per un infarto nella sua Creta, all’inizio di ottobre, lasciando sulle spalle della moglie Angela Trisoldi tutto il carico dell’attività. E da qualche tempo sulla vetrina è apparsa una vetrofania natalizia con la scritta "cessata attività".
"È dura senza di lui - ha ammesso con lo sguardo colmo di tristezza - ognuno di noi aveva il suo ruolo: io mi occupavo degli ordini, dei prezzi e delle vetrine, lui del magazzino e di controllare tutto. Mi manca tantissimo, lavoravamo insieme fianco a fianco da una vita... I clienti mi parlano di lui, ricordandolo come una cara persona, aperta e gioviale, proprio un uomo mediterraneo. Mia figlia Silvia e mio genero spingono perché smetta, e non hanno torto, ma d’altra parte ho messo l’anima in questo lavoro, come Michele, e mi fa morire solo l’idea di chiudere... Le clienti più affezionate mi chiedono di continuare tuttavia da sola non ce la faccio".
Una coppia, quella di Michele e Angela, che ha cominciato a darsi da fare nel lontano 1980.
"Trattavamo tende e tendaggi ricamati a mano, servendo negozi in tutta Italia - ha raccontato con orgoglio - un lavoro immane: io seguivo il laboratorio con le dipendenti, la preparazione dei disegni e tutto il lavoro, mentre lui era in giro per l’Italia a trattare con i clienti e a proporre le novità con i rappresentanti. Poi purtroppo ha avuto un incidente: è caduto male e lungo i nervi del braccio sono nate delle cisti che lo facevano impazzire quando stava alla guida. Alla fine abbiamo deciso di smettere e aprire un’altra attività qui in città, era il 2000. Una scelta difficile ma ce l’abbiamo fatta, da allora sono passati 25 anni.... Io spero ancora di non dover lasciare il mio lavoro, non so dire quanto mi dispiace, ma se sarà così spero di non dover affittare alla solita immobiliare bensì a un’attività che fa muovere gente e crea relazioni".
"Siamo stanchi e di giovani che vogliono fare questo lavoro non ce ne sono"
Ornella Granelli e il marito Francesco Carelli invece lasciano per stanchezza.
"Dopo 40 anni di lavoro è arrivata l’ora di godersi la pensione - ha detto il commerciante con un sorriso - Mia moglie ha cominciato 22 anni fa, aprendo da zero un negozio in Santa Liberata, il primo anno è stato difficile ma poi si è fatta il suo giro di clienti e io, che lavoravo alla 'Same', ho deciso di rimanere con lei. Poi siamo arrivati qui e ci siamo rimasti fino ad oggi. Le piange il cuore ma non ce la fa più, noi vendiamo anche la verdura cotta e della preparazione in cucina si occupa lei, il lavoro è tanto. I nostri figli hanno costruito le loro vite altrove e quindi non c’è nessuno che può raccogliere il testimone. Siamo stanchi e benché ci dispiaccia molto salutare i nostri clienti, bravissime persone da cui non abbiamo mai ricevuto una lamentela, è il momento di smettere".
Clienti soprattutto caravaggini, che si rammaricano della scelta, perché in centro resterà solo un fruttivendolo.
"Il negozio è in affitto e si sono fatti avanti solo in due ma non si è concluso niente - ha affermato - questo è un lavoro duro, mi alzo alle 4 per andare a far spesa a Milano e di giovani che hanno voglia di farlo non ce ne sono. Si va avanti solo se si ha passione per il proprio mestiere".
In negozio c’è un po’ di tutto, dagli alimentari ai prodotti per l’igiene della casa, un altro punto di riferimento, soprattutto per gli anziani, che sparirà.
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