Urgnano

Patto per il Nord sbarca nella Bassa bergamasca

Prima tappa in zona del nuovo soggetto politico che intende riunire tutti i leghisti che non condividono la svolta salviniana

Patto per il Nord sbarca nella Bassa bergamasca
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Patto per il Nord approda nella Bassa bergamasca. Ieri sera, martedì 12 novembre, al ristorante "Marcellino Olio e Vino" di Urgnano il deputato per la Lega Nord dal 2006 al 2022 e segretario della Lega lombarda dal 2015 al 2021 Paolo Grimoldi ha incontrato i simpatizzanti.

Patto per il Nord nella Bassa: prima tappa

Grimoldi è arrivato in quel di Urgnano, dove ha incontrato diversi simpatizzanti del nuovo soggetto politico nato ufficialmente un mese fa a Vimercate, tra cui l'ex senatore di Spirano Toni Iwobi, l'ex consigliera regionale Monica Mazzoleni e l'ex sindaco Mario Seghezzi di Martinengo, l'ex consigliere regionale di San Giovanni Bianco Alex Galizzi. Si tratta di un'associazione confederata che intende riunire liste civiche, comitati, sindacati, partiti e altre associazioni fondate da ex leghisti che non condividono la linea imposta dal segretario Matteo Salvini e guardano alla Lega delle origini di stampo bossiano.

L'intervista

Chi sono i fondatori di questa associazione?

"A dare il via è stato Umberto Bossi, l'idea è sua. La prima riunione l'ha convocata lui alcuni mesi fa: disse che la Lega non esiste più e che, poiché tantissimi sono gli ex che sono confluiti in Forza Italia e Fratelli d'Italia oppure in liste civiche, partiti e associazioni proprie, era opportuno dar vita a questa associazione che 'con un filo verde tenesse tutti uniti'. Io, l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, l'imprenditore Roberto Bernardelli, l'ex ministro del Bilancio Giancarlo Pagliarini, l'ex deputato Giuseppe Leoni e l'ex deputato Mario Borghezio, in pratica i padri fondatori anche della vecchia Lega Nord, lo abbiamo preso in parola".

Quali le ragioni che hanno spinto a fondarla e quali gli obiettivi?

"Dalla Lega di oggi sulle accise nessuna risposta, aumenteranno e di conseguenza le pressione fiscale. Invece la nostra priorità è abbassare le tasse. L'area di Treviglio è fatta da piccole e medie imprese la cui priorità è quella di poter lavorare senza uno Stato che 'rompa' loro le tasche oltremisura, a livello fiscale ma anche burocratico. Il canone Rai, che doveva essere eliminato, è addirittura aumentato di 20 euro e colpisce soprattutto le fasce meno abbienti del Nord. Una tassa antipaticissima che mantiene la televisione di Stato che ha sede a Roma: nel 2024-25 pagare il canone per mantenere radio e 30 canali, tra cui quello dedicato ai cartoni animati non pare proponibile... Se questi ultimi hanno mercato o no lo decidono i privati, non abbiamo bisogno di pagare lo Stato perché li trasmetta. Noi abbiamo una stella polare, un comune denominatore: tornare a parlare di Nord, della riforma costituzionale in senso federale e di tutto quello che ne consegue: il residuo fiscale della Lombardia, cioè la differenza tra quanto versiamo con le tasse e quello che ci ritorna in trasferimenti e servizi, 56 miliardi ogni anno; il problema della tassazione eccessiva per le piccole e medie imprese; il fatto che non è possibile aumentare tre volte in un anno e mezzo il pedaggio ai caselli autostradali al Nord, e che si intendono installare caselli anche su strade gratuite come la corda molle a Brescia e la Milano-Meda... Non esiste più un soggetto politico che pone questi problemi, la vecchia Lega avrebbe scatenato l'inferno mentre oggi sta in silenzio perché la priorità è pagare 15 miliardi di euro per costruire il ponte di Messina, inutile e senza alcun contributo dai privati perché non ha redditività. Vogliamo riproporre la questione settentrionale. Se ci sono 15 miliardi da buttare o si fa un'infrastruttura utile, che abbia una rendita evidente per tutto il Paese, come la Ppedemontana lombarda che collega Malpensa da cui parte il 70% dell'export italiano, oppure si investono 100 milioni per risolvere il problema degli acquedotti colabrodo che hanno lasciato i cittadini senza acqua dai rubinetti e con gli altri 14,9 miliardi si abbassano le tasse. Sono sicuro che le aziende di questa zona sarebbero contente. Un altro esempio: i Comuni virtuosi del Nord, di destra o sinistra, si trovano fondi tagliati e il blocco del turn over per cui le Amministrazioni ogni quattro dipendenti che vanno in pensione ne potranno assumere tre, con riduzione dei servizi, eppure la 'Salvini Premier' vota le Zone economiche speciali che hanno dei vantaggi fiscali solo per le regioni del Sud ".

Esiste una sorta di statuto?

"Nei prossimi giorni pubblicheremo i primi 25 punti programmatici, quello principale è la riforma costituzionale in senso federale. Padroni a casa nostra".

In futuro l'associazione potrebbe diventare un partito?

"Oggi è un'associazione culturale che inevitabilmente parla anche di politica e attualità perché intende proporsi  come il sindacato del Nord. In futuro gli uomini e le donne che ne faranno parte decideranno se rimanere un'associazione o diventare altro, entrambe le cose sono possibili".

Quando la linea salviniana ha cominciato a sollevare scontento?

"Salvini ha cambiato idea sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sulle accise, sul canone Rai, sulla legge Fornero per la quale abbiamo raccolto firme e chiesto un referendum: su questa, che veniva definita 'schifezza Fornero', non si proferisce più parola. Noi ribadiamo il fatto che a Treviglio, come in tutta la Lombardia, le pensioni sono quelle di anzianità, cioè di chi ha pagato i contributi ma, siccome la cassa della previdenza va insieme a quella dell'assistenza, con quei soldi si pagano anche le pensioni di vecchiaia a chi ha raggiunto l'età pensionabile ma non ha mai pagato i contributi. Vogliamo indovinare dove stanno le prime e dove le seconde? La problematica di difendere i pensionati della Bassa bergamasca che hanno pagato i contributi lavorando una vita intera la vecchia Lega ce l'aveva ben chiara, oggi non se ne parla più. Perché non si dice chiaramente che si vogliono difendere le pensioni di chi si è spezzato la schiena pagando fior di contributi? Ancor prima che politica è una questione di meritocrazia: premiamo chi lavora o i furbi? Oggi manca una forza politica equilibrata e moderata che parli alle fasce produttive e ai lavoratori, alle aziende e ai pensionati del Nord. La 'Salvini premier' ha tolto dal simbolo la parola Nord ed è vietato parlarne, ma lo sappiamo tutti che ha problematiche diverse da quelle del Sud. Ha appena presentato un emendamento per favorire le piccole e medie imprese della Calabria: bene, però la vecchia Lega avrebbe come minimo chiesto la reciprocità. Perché a alle prime si danno 500 milioni di euro e a quelle di Treviglio no? Oggi la Lega ha completamente dimenticato il Nord e fa una politica a favore del Sud, assistenzialista e clientelare, per avere in cambio una manciata di voti ma non risolve i problemi politici, economici e sociali di questo Paese. Ancora: nella 'Salvini premier' il segretario della Lombardia non viene eletto dai militanti da nove anni e quello che c'è è un commissario nominato a Roma... Com'è possibile che ciò avvenga in una forza politica nata come autonomista e federalista? Se me l'avessero detto qualche anno fa mi sarei messo a ridere... Se la Lega non è più la Lega bisogna denunciarlo, spero che anche a livello elettorale arrivino dei segnali chiari anche in Lombardia che si vuole un sindacato del Nord. Se la 'Salvini premier' tradisce le battaglie del Nord ne prendiamo atto ma diciamo che è una forza politica diversa e per certi versi avversa al Nord, che viene tassato per mandare i soldi al Sud".

Perché la tappa qui nella Bassa?

"Sbarchiamo per la prima volta nella Bassa bergamasca ma ogni sera organizziamo incontri: il progetto ormai si conosce tuttavia vogliamo arrivare ovunque. Questo è il primo passaggio per costruire una struttura: se fra una settimana o due si dovrà aprire un gruppo a Casirate piuttosto che a Martinengo ci saranno altre persone che li inaugureranno, non solo i cinque fondatori. Stiamo trovando dei riferimenti, poi partirà il tesseramento e ogni realtà locale eleggerà i suoi rappresentanti, come è usuale fare in democrazia. Il 7 dicembre primo gazebo a Treviglio in piazza Cameroni. Se i cittadini della Bassa hanno a cuore la Lombardia e il Nord ci contattino".

Il referente di Cologno al Serio è Billy Carnazzi.

Patto per il Nord

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