Le insinuazioni di un cittadino: "La sistemazione di via Diaz è un favore al Consorzio?"
Il privato ha ricondotto l'allargamento di via Diaz alla presenza del vicesindaco nel CdA del Consorzio, che promette replica puntuale
Il doppio ruolo di Damiano Brembati continua a far discutere il paese: al centro del dibattito, stavolta, l'allargamento di via Diaz.
Continuano gli attacchi al vicesindaco
Dopo gli attacchi del consigliere di minoranza Alessandro Vigentini, che ha fatto notare come il vicesindaco non avesse colpevolmente comunicato il proprio ruolo nel CdA del Consorzio di Bonifica al momento dell’elezione, trovandosi in una situazione di potenziale conflitto d’interessi, a rincarare la dose è stato in questi giorni un cittadino pontirolese, N. A. B., residente in paese da oltre 20 anni, che ha espresso diverse considerazioni circa i legami tra Comune e Consorzio nella persona del vicesindaco. Il cittadino, con anni di esperienza nel campo delle macchine agricole, ha ricordato un episodio cui aveva assistito seduto tra il pubblico durante il primo Consiglio comunale della nuova legislatura.
Verso la fine di quella prima seduta, il capogruppo di maggioranza Giuseppe Conese aveva fatto alcune precisazioni circa il fatto che l’Amministrazione fosse al lavoro e stesse valutando l’ampliamento di via Diaz, la via che porta verso la Francesca. Si tratta di una stradina effettivamente un po’ stretta. Onestamente, guardando una mappa mi sono chiesto perché si ritenesse necessario tale allargamento, che Conese aveva detto necessario al transito dei trattori, ma da ex progettista in materia so che quei mezzi devono rispettare determinate regole e trainare carichi che non eccedano i loro volumi d’ingombro. Per questo motivo ho scritto personalmente una comunicazione a Polizia locale, Ats e Comune chiedendo quale fosse l’organo predisposto a controllare il rispetto di tale norma da parte dei lavoratori agricoli.
Secondo il privato, il Comune farebbe un "favore" al Consorzio
Dopo aver ipotizzato che l’allargamento di via Diaz potesse essere necessario all’impianto produttivo situato poco distante, però, il cittadino ha avanzato un’ulteriore ipotesi.
Quando ho appreso dalla stampa e dall’ultimo Consiglio comunale che il vicesindaco Brembati è anche membro del CdA del Consorzio, mi sono fatto un’idea diversa - ha raccontato - Ho saputo che già da quasi vent’anni l’ex cava e il laghetto lì vicino sono di proprietà del Consorzio, e che da altrettanto tempo una delle sponde sta franando danneggiando la strada. Mi domando quindi: non è che il Comune vuol sistemare la strada e la sponda facendo “un favore” al Consorzio, che invece dovrebbe intervenire di tasca propria? Starebbe al Consorzio, infatti, sia riparare al danno creato dalla sponda che sta cedendo, sia provvedere al ripristino della stessa, senza che il Comune si nasconda dietro un esproprio e un intervento con soldi pubblici. Di fatto la mia impressione, personalissima, è che quest’Amministrazione che si fregia tanto di essere titolata ed esperta, stia commettendo non pochi errori, con una sponda franante da vent’anni e un’azione amministrativa che non si capisce quali interessi stia facendo, se quelli della comunità o quelli del Consorzio.
Parole molto pesanti, alle quali il vicesindaco Damiano Brembati ha promesso risposta puntuale sul prossimo numero del Giornale di Treviglio in uscita venerdì 15 novembre.
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