Angelo Vinchi lancia l'appello: "Venite a fare i nonni vigili con me"

"Venite con me a fare il nonno vigile, la riconoscenza dei bambini è impagabile". A lanciare l’appello ai tanti pensionati di Martinengo è Angelo Vinchi, ex assistente di cantiere di 83 anni, che da 16 è diventato un po’ l’angelo custode dei più piccoli.

"Ho cominciato questa attività quando portavo le mie quattro nipotine a scuola - ha spiegato - mi sono accorto delle difficoltà che aveva la Polizia locale nello svolgere anche il servizio di sicurezza all’ingresso e all’uscita dei bambini dalle elementari, così insieme ad altri cinque nonni ci siamo resi disponibili a dare una mano. Abbiamo proposto l’idea agli agenti che ci hanno fatto seguire un corso e poi siamo entrati in servizio come nonni vigili. Purtroppo però, con l’avvento della pandemia da Covid-19, ci siamo persi e qualcuno è mancato. Sono rimasto solo io che, a causa dei problemi di salute di mia moglie, non riesco ad essere presente la mattina. Il mio vuole essere un invito ai pensionati che hanno del tempo a disposizione e che, al di là del colore dell’Amministrazione in carica, abbiano voglia di rendersi utili alla comunità garantendo sicurezza ai nostri bambini quando attraversano la strada".

L'amore per i ragazzi è ricambiato

Vinchi è un vulcano di energia che, una volta in pensione, ha sempre accompagnato anche gli amichetti delle nipoti a fare sport e gli anziani di Cortenuova di Sopra al mercato cittadino con un pulmino, oltre a fare il volontario del Piedibus. Una voglia di stare con i ragazzi che lo ha portato anche a fare l’arbitro di pallavolo e il giudice di gara di atletica leggera. Il suo è un cuore grande pieno di tenerezza per i più piccoli, che lo ricambiano con sincero affetto.

"Il contatto con i bambini e la loro riconoscenza ti restano dentro, quando mi incontrano mi salutano tutti con un bellissimo 'Ciao nonno-vigile' - ha aggiunto felice - è splendido vedere la gioia negli occhi dei bimbi della scuola materna quando vengono con le mamme a prendere i fratellini più grandi e regalo loro qualche caramella. Alcuni alunni, ormai passati alle medie, mi hanno scritto un biglietto che mi ha fatto emozionare: poche parole ma davvero belle, in cui mi ringraziano del tempo che ho dedicato loro e dei miei sorrisi per loro".

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