Il parcheggio ancora chiuso fa discutere
I lavori sono stati conclusi a giugno ma ancora l’area di sosta sotto l’oratorio «San Luigi» non apre i battenti
Il parcheggio sotto l’oratorio di Caravaggio è pronto da giugno eppure rimane tristemente vuoto e chiuso, anche se sul cartello elettronico la scritta verde dice «Libero». Come mai? Se lo chiedono in tanti in città, d’altra parte il cantiere per la ristrutturazione dell’oratorio e la costruzione del posteggio sotterraneo si è chiuso dopo anni, tra alterne vicende.
Parcheggio finito ma chiuso
Si vocifera che il problema sia la definizione della tariffa oraria nella convenzione con il Comune, qualcun altro invece sostiene che non ci sono gestori disponibili a causa della scarsità dei parcheggi e delle ultime problematiche emerse con il maltempo. Ma la società di architettura e ingegneria «Studioarco+ Engineering Srl» che lo ha progettato per conto della Bcc Caravaggio Adda Cremasco smentisce nettamente.
"La Sovrintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio non ci ha autorizzato ad impermeabilizzare il basamento del muro medievale rinvenuto durante i lavori, per preservare il reperto - ha spiegato l’architetto Marco Castelli - Gioco-forza, in caso di risalita della falda acquifera, l’acqua penetra da questa parte, non isolata".
"Non era mai capitato né prima né durante il cantiere e nemmeno era stato evidenziato dalle ricerche storiche fornite dal geologo, perché il problema non esiste - ha spiegato Daniele Ferrari, vicepresidente e legale rappresentante della società - non si è trattato di un allagamento, che è ben altro. Prima della fine del mese in ogni caso la Soprintendenza verrà direttamente sul posto per valutare con noi la tipologia di intervento per convogliare quest’acqua. Il parcheggio è finito e agibile da giugno".
"Proporremo un accorgimento tecnologico per la gestione della raccolta dell’acqua di tracimazione - ha aggiunto Castelli - che, faccio notare, in una situazione in cui mezza Lombardia è finita sott’acqua, non è arrivata a cinquanta di litri".
Il nodo da sciogliere: la tariffa oraria
Dunque, escluse problematiche tecniche, restano quelle economiche. La spesa di circa quattro milioni di euro è un dato che incontestabilmente pesa, ma il Comune non intende accettare il rialzo delle tariffe, a discapito dei cittadini futuri fruitori degli stalli di sosta.
"È stata avanzata la richiesta di poter rivedere insieme le condizioni previste dalla convenzione - ha spiegato il sindaco Claudio Bolandrini - L’Amministrazione ha comunicato la propria disponibilità a valutare le proposte che dovessero essere formalmente avanzate, ovviamente sempre nel rispetto della convenzione sottoscritta e dell'interesse pubblico che il Comune deve perseguire".
Dalla Bcc una nota: «Il presidente Giorgio Merigo ha evidenziato che si sta lavorando con attenzione agli ultimi dettagli».
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