Covo

Migliaia di visitatori in paese per il raviolo nostrano e le Giornate Fai

Un fine settimana ricco di eventi tra ravioli, visite guidate e il miracolo di San Lazzaro

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Un fine settimana ricco di eventi quello andato in scena il 12 e 13 ottobre a Covo, tra ravioli, visite guidate e il miracolo di San Lazzaro.

Covo in festa

La magia del Medioevo e il raviolo nostrano portano nella Bassa migliaia di visitatori. Un fine settimana da protagonista quello vissuto da Covo, che si è preso le luci della ribalta diventando l'epicentro della Bassa bergamasca. Una due giorni in cui per le vie del paese si sono intrecciati due eventi di successo, che hanno registrato una grande partecipazione: la Sagra del raviolo e le Giornate Fai. Il Fai infatti ha scelto proprio Covo per le giornate d’autunno. Tante le comitive che, guidate sapientemente dai volontari e dagli alunni del plesso scolastico "Lorenzo Lotto" hanno visitato i luoghi storici del borgo: dalla chiesa di santa Lucia a Palazzo Tirloni Moriggia, passando per la chiesa parrocchiale, il Museo del Contadino e Cascina Cavallina. Domenica si è svolta anche la decima edizione del "Medioevo Covese": il miracolo di San Lazzaro si è davvero realizzato e la comunità covese è rinata attorno a questo evento straordinario.

Cultura con le visite guidate del Fai

Storia e modernità unite alla street art dei murales che sono diventati un segno distintivo di Covo. Tra gli organizzatori e promotori del fine settimana di eventi che ha attirato moltissimi visitatori c’è l’assessore alla Cultura Alberto Gatti.

"È stato un weekend straordinario, carico di emozioni, un vero momento di festa per Covo, che ha saputo combinare in modo perfetto cibo, cultura e tradizioni nella valorizzazione del nostro splendido territorio - ha detto - Un ringraziamento speciale va al gruppo FAI Bassa Bergamasca per aver scelto Covo come comune protagonista di questa edizione, in particolare alla capo delegazione Pierangela Giussani e Martina Pizzuti, per il prezioso lavoro fatto insieme in questi mesi. Grazie a don Lorenzo per averci permesso di far visitare i luoghi sacri, e alle famiglie Tirloni e Conti per averci aperto le porte delle loro splendide dimore. Un grazie di cuore ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado, guidati dalla professoressa Elena Vittori, che con entusiasmo e passione hanno svolto il ruolo di apprendisti ciceroni, raccontando ai turisti i nostri splendidi murales. Grazie alle guide volontarie della Pro loco: Marcella, Elena, Giada e Fabrizio (in prestito dalla Pro loco Calciana), che insieme all’instancabile Antonio Russi, custode ed anima del nostro mulino, hanno narrato la nostra storia rurale nella Casa del Contadino".

Ben 170 Kg di ravioli andati a ruba

Ma alla cultura si è aggiunto anche il buon cibo, con la 37esima Sagra del Raviolo Nostrano di Covo, che ha visto la preparazione di 170 kg di ravioli a mano e la somministrazione di circa un migliaio di coperti in tre giorni di festa.

"Un ringraziamento speciale a don Lorenzo per averci ospitato in oratorio, al Gruppo Alpini per aver costruito l'ossatura della festa e a Basilio, Franco ed Ernesto per il loro instancabile lavoro di coordinamento - ha concluso l’assessore - Grazie a tutti i volontari delle associazioni coinvolte e a quelli giunti persino dai paesi limitrofi, dimostrando che insieme possiamo fare grandi cose. Grazie infine ai commercianti e alle attività ristorative e gastronomiche che hanno aderito, permettendo a tutti i visitatori di gustare il nostro amato raviolo".

Crediti video: Lorenzo Ibrahimi - AB Consulting

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