Treviglio

Treviglio dice addio a Francesco Domenghini: fu l'ultimo fornaio di via Roma

Prestinaio per oltre cinquant'anni, dal 1976 al 2005 aveva gestito con la moglie Elisa l'omonimo panificio

Treviglio dice addio a Francesco Domenghini: fu l'ultimo fornaio di via Roma
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Si è spento ieri, giovedì 10 ottobre 2024, Francesco Domenghini: è stato l'ultimo fornaio di via Roma a chiudere battenti, nel 2005. Aveva 82 anni e da tempo era malato.

Addio a Francesco Domenghini

Francesco Domenghini aveva passato una vita davanti al forno. Dall'età di 11 anni, per oltre mezzo secolo, si alzava alle 3 del mattino, addirittura a mezzanotte il venerdì, per far trovare il pane pronto e fragrante la mattina ai suoi affezionati clienti del negozio di via Roma. Un mestiere che amava e che ha portato avanti fin nel nuovo millennio, quando all'età di 63 anni ha deciso di godersi il meritato riposo. Anche se a malincuore.

"Andare avanti è sempre più difficile, le incombenze sono tante per non parlare degli impegni burocratici mentre le soddisfazioni sono sempre meno", aveva detto pochi giorni prima di chiudere la saracinesca per sempre.

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Una foto di recente di Francesco Domenghini

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Prestinaio quasi per caso

Francesco Domenghini, a differenza di molti colleghi del tempo, non aveva preso le redini dell'attività di famiglia. Si è ritrovato a fare il prestinaio, termine che lui amava tanto, quasi per caso.

"Mi ricordo - aveva raccontato - ero bambino e da poco la mia famiglia si era trasferita da Bergamo a Verdello. Erano tempi duri. Si faceva la fame. Un giorno il parroco all’oratorio mi disse: vai a lavorare dal panettiere che lì qualcosa da mangiare lo trovi sempre".

E' così che cominciò la sua carriera. Il primo panino Francesco Domenghini, ci ha sempre tenuto a ricordarlo, lo preparò di nascosto con i resti della pasta per lenire la fame.

L'attività in proprio

Per anni lavorò alle dipendenze di altri fornai. Quello che all'inizio era un lavoro necessario a vivere, si tramutò presto in una vera e propria passione. E questo lo spinse a cercare di aprire un negozio tutto suo. L'occasione spuntò a Treviglio nel 1976, nella centralissima via Roma, una strada molto diversa all'epoca, in cui ferveva l’attività tutti i giorni e non solo il sabato. Ritirò un panificio già attivo dal 1911 e, con l'aiuto dell'amata mogli Elisa (nella foto di copertina la coppia pochi giorni prima di chiudere), coronò il suo sogno.

"All'epoca, in via Roma, solo noi panettieri eravamo in quattro - aveva sottolineato Francesco Domenghini - Poi c’erano tre fruttivendoli, tre salumieri e quattro droghieri. Certo c’erano anche i negozi d’abiti, come Pozzi, Mazza, Semenza e Vestire. Però erano in mezzo agli altri. Allora la strada era più viva".

Tra gli ultimi a chiudere

Negozi di abbigliamento che pian piano diventarono il biglietto da visita di via Roma. A discapito delle attività di alimentari che chiusero uno dietro l'altro. Francesco Domenghini fu uno degli ultimi ad arrendersi.

"Ho provato a vendere l’attività - aveva raccontato qualche giorno prima di andare in pensione - ma calcolando i costi non ci si stava dentro. Con tutta probabilità anche qui entrerà un negozio d’abbigliamento. Quella del fornaio è una vita che comporta sacrifici. Oggi i giovani non vogliono più farla. Una volta la gente si infarinava per dire che faceva il panettiere, oggi invece ha paura di sporcarsi... Il mio è un mestiere che sta morendo».

L'ultimo saluto

Con lui si spegne anche una delle ultime testimonianze di una Treviglio che non c'è più. Da allora i fornai sono sempre meno. Ne restano pochi di quelli storici. Ora gran parte delle famiglie il pane lo compra al supermercato. Eppure personaggi come Francesco Domenghini vengono sempre ricordato con affetto. Prova ne è il gran viavai alla camera ardente allestita nella Casa Funeraria Rivoltella di via Terracini. I funerali si terranno domani, sabato 12 ottobre 2024, alle 11, nella Basilica di San Martino. A piangerlo, la moglie Elisa, i figli Carlo e Barbara, il genero Enrico, la nipote Jessica con Diego e il piccolo Mattia, e il fratello Mario.

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